comune di Antegnate sec. XIII - 1757
Comune formatosi probabilmente agli inizi del sec. XIII (Caproni 1998) e privilegiato dal primo Quattrocento, venne sottoposto a Fontanella, per quanto riguarda l’amministrazione della giustizia, nel 1431. In età moderna venne infeudato al marchese Guido Bentivoglio d’Aragona. Per l’amministrazione della giustizia era soggetto al podestà feudale, residente a Covo.
Il console prestava giuramento presso il banco criminale di Cremona.
Ventiquattro consiglieri eleggevano tre deputati al governo e insieme a questi formavano il consiglio privato. Si avevano, poi, due consigli generali: il primo era formato da consiglieri, deputati ed estimati, e si riuniva su preavviso di otto giorni. Il secondo vedeva la partecipazione anche degli altri capifamiglia, e si riuniva per deliberare su questioni fiscali. Completavano, infine, l’organigramma comunale un cancelliere residente e tre deputati alle scritture dell’archivio. Legata ad Antegnate era la comunità di Barbata. Non un vero e proprio comune, ma abbazia soggetta al cardinal Nicolò Maria Lercari. Aveva un console che giurava nell‘ufficio pretorio di Cremona. A quella data Antegnate contava 650 abitanti e Barbata 104 (Risposte ai 45 quesiti, 1751).
La riforma del 1755 organizzò il comune secondo il dettato generale (editto 30 dicembre 1755).
ultima modifica: 09/12/2003
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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