quadra di Ardesio 1610 - 1797
La quadra di Ardesio (chiamata inizialmente “unione”) si formò il 17 agosto 1610 e fu il risultato dell’unificazione dei comuni di Ardesio, Gromo e Valgoglio. Ciò avvenne in seguito alla loro separazione dalla valle Seriana Superiore e alla decisione di non partecipare più al consiglio di valle, di deliberare autonomamente per le proprie esigenze e di fare capo direttamente a Bergamo per le questioni economiche. Questi comuni decisero inoltre di contribuire, ognuno in base al proprio “carato d’estimo”, alle spese necessarie per il comune interesse e in devozione di Venezia. L’“unione” doveva, però, continuare a sottostare alla giurisdizione del podestà di Clusone ed inoltre continuare a godere di alcuni dei privilegi concessi alla valle Seriana Superiore (partecipava al beneficio delle condanne e della cancelleria ritenendosi esclusa però dalla contribuzione del salario del tesoriere e del podestà).
Dal punto di vista istituzionale la quadra era retta da un consiglio, formato dai consoli dei tre comuni che eleggeva un tesoriere, uno scrittore e un comandante. Nel 1611 i rappresentanti del comune di Gandellino chiesero e ottennero che il comune entrasse a far parte dell’Unione, la quale da quel momento venne chiamata quadra di Ardesio. I consoli presenti in consiglio diventarono così cinque: due per Ardesio, e uno per ognuno degli altri due comuni. I patti che regolarono in maniera definitiva i diritti e le spese vennero sanciti solo nel 1621.
L’attività della quadra è attestata fino al 1794, ma si può supporre, non essendo rimasta documentazione in proposito, che sia cessata con l’arrivo in Italia di Napoleone.
ultima modifica: 09/01/2006
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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