contrada di Azzone 1578 - 1797

Secondo gli statuti della risalenti alla fine del Seicento, la contrada era retta da alcuni sindaci, uno scrivano, un tesoriere, un consigliere che doveva partecipare al consiglio di credenza del comune di Scalve e un camparo (accusatore), tutti eletti dal consiglio generale, al quale spettava anche l’incanto del mulino e della segheria della contrada (ordini di Azzone sec. XVII).

ultima modifica: 09/12/2003

[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]