collegio alle acque 1572 - 1797
Anche se la gestione dei corsi d’acqua e degli edifici ad essi collegati (mulini, folli) è documentata dal Trecento e l’affitto di questi ultimi dalla fine del Quattrocento, bisogna aspettare il Cinquecento per vedere una organizzazione complessiva del settore. Infatti, dopo che a più riprese il comune di Bergamo aveva nominato deputati che si occupassero della gestione delle acque del Serio, delle seriole che ne derivavano, e delle numerose controversie passate e in corso, il 21 giugno 1561 si giunse alla costituzione di un collegio: il consiglio minore decise di eleggere “sette spettabili deputati … quali habbino a trattar, consultar, et diffender le raggioni di questa Magnifica Communità, così avanti li Eccellentissimi Signori Rettori come nell’inclita Città di Venetia, avanti qualonque illustrissimo Magistrato et Eccellentissimo Consilio” Con tale deliberazione, quindi, il consiglio minore si privava di proprie prerogative, per ragioni tecniche, e le attribuiva al collegio, che nasceva ben definito sia quanto a competenze principali sia quanto a prerogative.
I deputati vennero rinnovati nel mandato due anni più tardi e ancora nel 1565. Nel marzo 1572 le competenze del collegio furono ampliate, dato che oltre che le competenze nel campo giudiziario il collegio ottenne ampio mandato su “ogni altra cosa pertinente al maneggio et governo di dette acque, potendo essi magnifici deputati dar quelli ordini, far quelle elettioni, et tansar quelli salarii che per prudentia loro giudicaranno convenir á questo negotio et tutto quello sarà ordinato per essi overo la maggior parte vaglia et tenga come se per questo consilio fatto et ordinato fosse”, fatta eccezione per l’alienazione di beni cittadini, per i quali era necessario esplicito consenso. La prima riunione del collegio si tenne il 12 aprile 1572: fu deciso che i deputati si riunissero, assieme ai sindaci delle più importanti compagnie che gestivano corsi d’acqua, settimanalmente nei primi mesi dell’anno, al fine di definire con regolarità ogni questione. Le decisioni dovevano essere registrate a cura di uno dei cancellieri del comune. I deputati erano tenuti a svolgere almeno una visita annua al fiume. Il collegio eleggeva un proprio tesoriere e un provisore.
La costituzione, a fine Seicento, di uno stabile collegio delle affittanze provocò una sovrapposizione di competenze. Nel 1696, allora, si giunse ad una definizione di compiti fra i due collegi: il collegio delle acque avrebbe avuto competenze nelle liti, nelle spese per la manutenzione dei corsi d’acqua e negli accordi ed elezioni per la buona gestione delle acque; il collegio delle affittanze, invece, avrebbe avuto competenze nell’affitto degli edifici di proprietà comunale siti sulle acque (mulini, segherie, folli), nella manutenzione degli stessi e nella sovrintendenza sulla loro gestione. L’anno successivo, tuttavia, l’affitto delle seriole passò al collegio alle acque (AC Bergamo, inventario Archimedia).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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