lettore in corte 1611 - 1797
Nel dicembre 1611 venne deciso di eleggere un notaio come “lector in curia” (nel senso di corte dei giudici del podestà ) poi approvato dal maggior consiglio. Doveva tenere nota di tutte le condanne criminali al fine di verificare le somme a favore del comune (capitolare officiorum).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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