tesoriere 1491 - 1797
Il tesoriere del comune due volte la settimana si riuniva con ragionato per verificare le rispettive scritture. Non poteva far pagare senza che le bollette fossero controfirmate dagli anziani. A mandato scaduto, entro quindici giorni doveva consegnare al successore tutte le scritture. Aveva contumacia di cinque anni in seguito ridotta a tre. Doveva presentare fideiussione per l’approvazione del minor consiglio. Ad ogni inizio di bina, doveva segnalare le somme che teneva presso di sé. Riceveva dagli esattori ogni sabato le somme da loro riscosse. Doveva versare le tasse trimestralmente. Non potevano succedergli parenti. Le chiavi dell’ufficio, a fine carica, dovevano essere consegnate in cancelleria (AC Bergamo, inventario Archimeda).
ultima modifica: 19/01/2005
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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