comune di Chignolo sec. XIV - 1797
Nel 1331 faceva capo alla “facta” di Porta Sant’Alessandro (Statuto di Bergamo 1331). In età veneta fece parte della quadra d’Isola, retto da un console. A fine Cinquecento contava 82 fuochi e 404 abitanti (Da Lezze 1596).
Nel gennaio 1752, sollecitato da alcuni abitanti, il capitano di Bergamo Marin Cavalli emanò una “Terminazione” approvata dal doge Pietro Grimani in quello stesso mese, con la quale si modificarono alcuni aspetti della vita comunale. Fra l’altro si ordinò di rifare l’estimo del comune e allo scopo vennero eletti due deputati che gratuitamente avrebbero dovuto in tempi rapidi realizzare l’opera; inoltre si stabilì che prima di iniziare una controversia, sarebbe stato necessario richiedere il parere scritto, e separato, di due avvocati.
Nel luglio del 1752 il capitano di Bergamo Nicolò Erizzo I modificò in alcuni passi la “Terminazione” del suo predecessore. Le modifiche furono anch’esse confermate dal doge Francesco Loredan nell’agosto successivo. Fu ordinato che il consiglio generale eleggesse i sindaci e il cancelliere dei luoghi pii e, ogni tre anni, un cancelliere del comune che, fra l’altro, avesse cura della organizzazione e conservazione dell’archivio comunale. Venne stabilito, inoltre, che ogni mese di dicembre, il console e i sindaci riunissero i contribuenti dell’estimo reale e con questi eleggessero due calcolatori che verificassero i conti degli amministratori uscenti. Infine, fu deciso che le cariche di console e tesoriere venissero date all’incanto e che, nel mese di dicembre, il console e i sindaci riunissero i contribuenti dell’estimo reale e con questi eleggessero tre calcolatori che verificassero i conti degli amministratori uscenti (terminazione di Chignolo 1752). A fine Settecento contava 725 abitanti (Maironi da Ponte 1776).
ultima modifica: 09/12/2003
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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