comune di Costa di Serina sec. XIII - 1797
Citato come esistente alla fine del secolo XIII, nel 1331 faceva capo alla “facta” di Porta San Lorenzo (Statuto di Bergamo 1331). In età veneta fece parte della valle Brembana Superiore, retto da un console e un consiglio di dodici uomini (sedici dal 1753) eletti annualmente dal consiglio generale (vicinanza). Un canevaro, la cui carica era data all’incanto ogni tre anni, attendeva alla gestione finanziaria del comune e rendeva conto annualmente al consiglio dei dodici.
A fine Cinquecento il comune possedeva alcuni pascoli, oltre al grande bosco detto Valpagana, di circa quattro miglia di perimetro, per il cui sfruttamento era stato in lite da decenni con i limitrofi comuni di Bracca e Sambusita. Da poco la lunga controversia era stata risolta. A quel tempo contava 210 fuochi e 881 abitanti (Da Lezze 1596).
Nel novembre 1752 il consiglio generale del comune, allo scopo di porre fine ad una lunga controversia che contrapponeva da una parte i reggenti del comune e dall’altra gli originari dello stesso, nominò due arbitri. Questi elaborarono una revisione degli statuti comunali, approvata dal capitano di Bergamo Nicolò Erizzo il 7 dicembre successivo e da Venezia, dal doge Francesco Loredan l’8 febbraio 1753. Fra l’altro, venne ordinato che la carica di canevaro venisse incantata ogni due anni e che ogni anno questi rendesse conto al consiglio degli anziani e a quattro revisori dei conti eletti allo scopo (capitoli di Costa di Serina 1753). A fine Settecento contava 638 abitanti (Maironi da Ponte 1776).
ultima modifica: 09/12/2003
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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