arengo 1445 - 1790 giugno
In età veneta, secondo quanto previsto negli statuti del 1445, all’arengo, ormai spogliato dalle prerogative di principale organo deliberante del comune, rimase essenzialmente la funzione di conoscere, approvare e ratificare proposte e nomine discusse e decise negli altri due consigli del comune, il consiglio di credenza e il consiglio dei ventiquattro. L’arengo, formato da un numero fisso di consiglieri (ottanta secondo gli statuti del 1445, sedici per ogni contrada che formava il comune: Peia, Cirano, Gandino alta, Gandino di mezzo, Gandino bassa; sessantaquattro dal febbraio 1533 per la separazione di Peia), veniva di solito convocato dai consoli la domenica precedente il Natale e il giorno di San Pietro alla presenza del vicario di valle o di un suo delegato. Le operazioni di nomina avvenivano per cooptazione interna. In un primo momento i membri del consiglio uscente nominavano un gruppo più ristretto di elettori, dieci (due per ogni contrada che formava il comune e appartenenti a dieci famiglie diverse), che avrebbero dovuto a loro volta scegliere i dodici membri del consiglio di credenza. A questi, una volta prestato il giuramento, spettava il compito di eleggere i funzionari del comune e i nuovi membri dell’arengo.
ultima modifica: 27/10/2002
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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