comune di Lovere sec. XIII - 1797
Menzionato fin dal 1233, è citato nello statuto di Bergamo del 1331 come comune facente capo alla “facta” di Porta Sant’Andrea “de Foris”(Statuto di Bergamo 1331). In età veneta, ampiamente privilegiato fiscalmente, fu sede di podesteria, retto da un consiglio di venti uomini, un console, un cancelliere, un tesoriere e un servitore, tutti eletti, a Natale, dal consiglio generale dei capifamiglia alla presenza del podestà.
Gli statuti del 1605 modificarono la struttura assembleare, che da quel momento venne basata sul consiglio generale, su un consiglio “intermedio”, formato da trentasei membri, e su un consiglio ristretto, formato da diciotto elementi eletti dal consiglio dei trentasei (Da Lezze 1596 e Silini 1981). A fine Cinquecento il comune possedeva quattro ruote di mulino, date in affitto, e alcuni boschi. A quella data contava 375 fuochi e 2341 abitanti.
Interessante e vivace la descrizione che ne fa il capitano di Bergamo Giovanni Da Lezze: “Qui per esser il teritorio picciolo et populoso non vi si raccoliono grani che bastino per un mese… Vi sono quindeci case che hanno d’entrada dalli 300 fino li mille ducatti et altri molti da lì in giù in beni stabili. Ma di mercantie molti c’hanno grossi traffichi per Alemagna la maggior parte come li Bazini et Gaioncelli, soleva esservi grosso traffico, ma hora è retirato a Gandino tutta via. Qui si fabricano intorno panni cinque cento che altro traffico non é. Si fa un mercato alla settimana ma picciolo di milio, segale et di poco formento. Vi possono essere 200 barche grandi et picoli con occasione di caricare grani per li mercati di Pisogno e Lovere, ferarezze di Valcamonica per Sarnico et per Palazolo seguendo il fiume Oglio che dal lago esce sin a Palazolo et di là a Milano et ogni settimana si caricano due o tre barche, che ogni barcha grossa 2000 in 2500 pesi. Caricano bestiami ancora sì nel condur dal monte al piano come dal piano al monte” (Da Lezze 1596).
A fine Settecento contava 1650 abitanti (Maironi da Ponte 1776).
ultima modifica: 09/12/2003
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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