consiglio dei diciotto 1605 - 1797
Il consiglio era formato da diciotto consiglieri eletti annualmente entro la fine dell’anno dal consiglio dei trentasei. La carica di consigliere non era retribuita, fatta eccezione per un simbolico omaggio di pepe alla fine del mandato. Al termine del loro mandato, il consiglio dei trentasei provvedeva alla nomina di nove nuovi consiglieri, mentre nove rimanevano in carica anche per l’anno successivo. Il consiglio era presieduto dal podestà o dal suo luogotenente, vi potevano partecipare solamente il console, i cancellieri e gli ufficiali del comune.
Al consiglio spettava l’elezione del console, del cancelliere, del difensore, e di altri deputati e ufficiali comunali, fra i quali: i deputati a rivedere i conti del tesoriere, i deputati a saldare i conti della misericordia, i deputati agli incanti (ai quali spettava l’incanto dei mulini, dell’ufficio del tesoriere e dei misuratori comunali), i due deputati ai forestieri (che dovevano emanare un proclama circa la denuncia dei forestieri ricevendo la notifica dei medesimi, facendo registrare i loro nomi dal cancelliere del comune entro otto giorni dalla notifica, e cacciare i forestieri fatti “vicini” che si fossero dimostrati indegni), i quattro deputati al censimento (che in tempo di peste, venivano eletti con l’obbligo di far censire dal cancelliere le persone di età superiore ai diciotto anni per i turni di guardia sulle mura), i tre deputati alla conservazione delle chiese, i quattro deputati all’incanto dei boschi, i quattro deputati alle vettovaglie (che avevano compiti di tipo ispettivo in campo annonario e di igiene delle vettovaglie e dovevano, due volte alla settimana, recarsi presso fornai, macellai, vinai, venditori di farina, pescivendoli e fabbricanti di candele per verificare qualità e peso delle merci e redigere il calmiere delle merci assieme al podestà e, a metà anno, verificare la stadera e le misure del vino e delle biade consegnate ai misuratori), i due deputati sopra la pace (che avevano il compito di pacificare e dirimere le controversie, rimanevano in carica tre anni e dopo il primo anno ricevevano una candela di cera bianca come simbolico compenso), il difensore (Silini 1981).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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