consiglio generale 1593 - 1797
Il consiglio generale era composto dai capi dei fuochi originari, generalmente di età compresa fra i quindici e i settant’anni, con la limitazione di un solo rappresentante con diritto di voto per ciascun fuoco. Affinché la votazione del consiglio fosse valida era necessario che risultassero presenti più di due terzi degli uomini del comune.
Il consiglio generale ogni anno doveva rinnovare le cariche comunali: console, tesoriere, quattro sindaci, notaio, campari, quattro sovraragionatori (nominati trimestralmente in numero di quattro, uno per ogni contrada di Oneta dovevano, previo giuramento ed entro un giorno dall’assegnazione dell’incarico, controllare e garantire la regolarità delle registrazioni e dei conti del tesoriere dopo un analogo controllo dei sindaci), due stimatori dei danni, fornidori e sue sopraprovveditori; incantava i mulini del comune, la taverna, il “faletto”, il “brugo” e i dazi del vino e del montadego. Il consiglio generale aveva il compito di approvare e proclamare gli ordini presi dal consiglio di credenza. Altri compiti del consiglio generale erano quelli di provvedere all’approvazione dei bilanci annuali, all’esecuzione delle parti prese nel consiglio di valle, dei vari decreti, delle riforme ed imposizioni emanati dalle autorità superiori, alla regolamentazione degli appalti, ecc.
ultima modifica: 27/10/2002
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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