podestà di Romano 1428 - 1797
Il privilegio più importante concesso a Romano fu l’amministrazione della giustizia, sia civile che criminale, in prima istanza. Ciò fu riconosciuto dai Visconti (dal 1339), che vi inviavano un vicario, e da Venezia, che inviava sul posto un podestà. Questi era un patrizio veneto, scelto dal senato di Venezia, il quale restava in carica trentadue mesi. L’appello andava ai rettori di Brescia. I capitoli in materia criminale furono integrati con disposizioni nel 1720 e nel 1735. Le denunce venivano presentate al banco civile del comune. I reati compiuti su proprietà comunali erano perseguibili d’ufficio, su semplice segnalazione del canepario comunale. Le pene erano consegnate alla cancelleria pretoria, e al termine del mandato podestarile, alla comunità. I notai del banco civile erano di nomina comunale.
ultima modifica: 12/03/2003
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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