consiglio generale 1596 - 1797

La “Terminazione” del 1716 stabilì che i capifamiglia (esclusi coloro i quali avevano avuto maneggio del comune e luoghi pii negli ultimi cinque anni) si riunissero davanti al capitano di Bergamo in una data da lui stesso decisa. Il consiglio avrebbe dovuto eleggere dodici consiglieri da affiancare a sei in carica (per un totale di diciotto) fatta salva l’eccezione di cui sopra. Il consiglio ristretto avrebbe dovuto eleggere le cariche comunali, che sarebbero entrate in carica subito e, con l’ausilio di un revisore di nomina prefettizia, avrebbero controllato i conti agli uscenti. Le taglie sarebbero state poste dal consiglio minore e approvate dal consiglio generale, e non dai soli sindaci.
È da segnalare, tuttavia, che l’analisi di un registro di deliberazioni del 1738-1762, vede agire il solo consiglio generale che, convocato di solito al 31 dicembre, procedeva all’elezione delle cariche comunali: un console, tre sindaci (due dei quali cambiavano annualmente), un tesoriere, un sacrestano, un orologiaio, un cancelliere, un sindaco dell’oratorio di San Luigi Gonzaga, tre sindaci della misericordia, tre sindaci dell’altare dei Corpi Santi, tre sindaci dell’oratorio dei Morti, un tesoriere della macina, tre sindaci dell’altare della Beata Vergine del Rosario.

ultima modifica: 09/12/2003

[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]