tesoriere 1719 - 1797
La riforma del 1749 fa esplicito riferimento al tesoriere come ad una figura distinta dal vicario, che fino almeno al 1719 (data dalla quale era partito il capitano di Bergamo per valutare il buon andamento dell’amministrazione locale) aveva avuto in mano anche l’amministrazione finanziaria del comune. Venne stabilito che la carica di tesoriere venisse messa all’incanto e deliberata al minor offerente per due anni, ai quali sarebbe seguita una contumacia di pari durata. La contabilità del tesoriere doveva essere registrata dal cancelliere (Taleggio, terminazione).
ultima modifica: 27/10/2002
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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