massaro sec. XV - 1797
Il massaro, secondo quando disposto dallo statuto del 1435, veniva eletto a gennaio dal consiglio di credenza e restava in carica un anno. Il compito principale era la riscossione materiale dei crediti del comune. Doveva riporre il denaro maneggiato e il registro nel quale annotava i crediti riscossi in una cassa con tre serrature: lui era in possesso di una chiave, le altre due erano in mano a uno dei consoli e ad un credendaro. Con l’assistenza di un notaio procedeva all’incanto, sulla pubblica piazza, dei beni pignorati ai debitori insolventi. Nel corso del Quattrocento, tuttavia, la figura del massaro appare talvolta sostituita da quella del console e massaro, del console e canevaro e del console esattore, tutte aventi, però, le stesse funzioni.
Una deliberazione della fine del Cinquecento attribuì al massaro compiti più strettamente legati alla riscossione delle taglie e al loro versamento alla camera fiscale di Bergamo.
ultima modifica: 27/10/2002
[ Fabio Luini, Cooperativa Archimedia - Bergamo ]
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