parrocchia della Beata Vergine Immacolata sec. XVIII - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. Sarebbe stata eretta dopo la metà del XVIII secolo, con territorio smembrato da Rogolo (Visita Ninguarda 1589-1593, note). La chiesa di Santa Maria "sine labe Concepta" di Andalo è attestata come parrocchia alla fine del XVIII secolo nel vicariato di Morbegno, comprendente le parrocchie incluse nella giurisdizione civile della squadra di Morbegno (Ecclesiae collegiatae 1794).
Nel 1898, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 255.19. Entro i confini della parrocchia di Andalo, di nomina comunitativa, non esistevano altri luoghi di culto eccettuata la parrocchiale. Nella chiesa parrocchiale della Beata Vergine Immacolata si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento, del Rosario, della Dottrina Cristiana. Il numero dei parrocchiani era 500 (Visita Valfré di Bonzo, Vicariato di Morbegno).
Nel corso del XIX e XX secolo, la parrocchia di Andalo Valtellino è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Morbegno, fino al decreto 1 gennaio 1938 del vescovo Alessandro Macchi, quando fu inclusa nel vicariato foraneo di Delebio insieme alle parrocchie di Delebio, Piantedo e Rogolo (decreto 1 gennaio 1938 III/b) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1938). Con decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, fu assegnata alla zona pastorale XII della Bassa Valtellina e al vicariato di Morbegno (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con il decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato A della Bassa Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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