parrocchia di Santa Maria Nascente sec. XVIII - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. L'antica chiesa di Isolaccia, dedicata alla Beata Vergine e ai Santi Rocco e Sebastiano, fu edificata fra il 1520 e il 1523 per un voto popolare fatto durante una pestilenza (Visita Archinti 1614-1615, note; Xeres, Antonioli 1996; Visita Ninguarda 1589-1593, note). Nel 1651 la chiesa di Isolaccia, dedicata a Santa Maria, risulta indicata come coadiutorale; la medesima fonte attesterebbe l'erezione a coadiutoria voluta dal vescovo Lazzaro Carafino (Ecclesiae collegiatae 1651). Secondo le note redatte da Santo Monti alla visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda, invece, le questioni per la separazione da Pedenosso sarebbero iniziate nel 1729; avrebbe fatto seguito l'erezione in cura nel 1734 (Visita Ninguarda 1589-1593, note). Ulteriori testimonianze collocano la fondazione della parrocchia il 3 settembre 1737 con territorio smembrato da Pedenosso (Xeres, Antonioli 1996; Sosio 1994).
La chiesa di Isolaccia assunse diverse denominazioni: Santa Maria (1592), Santa Maria Annunziata (1766), Santa Maria Assunta (1863), Santa Maria Nascente (1892) (Xeres, Antonioli 1996).
La chiesa di Santa Maria dell'Annunciazione di Isolaccia è attestata alla fine del XVIII secolo come parrocchiale nella pieve e vicariato di Bormio (Ecclesiae collegiatae 1794).
Alla fine del XVIII il giuspatronato del beneficio curato era della rispettiva vicinanza. Lo stato attivo del beneficio era di lire 325, lo stato passivo era rappresentato dalla cura d'anime e da lire 12 di uscite. Il numero delle anime era di 188 (Quesiti Amministrazione Adda e Oglio, 1798).
Nel 1892, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 550.50. Entro i confini della parrocchia di Isolaccia, di nomina comunitativa, esisteva l'oratorio di San Giuseppe di proprietà della confraternita del Santissimo Sacramento. Nella chiesa parrocchiale della Natività della Beata Vergine Maria si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile, del Santissimo Rosario, della Beata Vergine del Carmine, della Buona Morte. Il numero dei parrocchiani era 420 (Visita Ferrari, Vicariato di Bormio).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Isolaccia è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Bormio, fino al decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como; in seguito u assegnata alla zona pastorale XV della Valtellina Superiore e al vicariato di Bormio (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con il decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato B della Valtellina Superiore (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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