parrocchia di Santa Maria 1477 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. La chiesa di Santa Maria è citata per la prima volta in una delibera del consiglio di Bormio del 29 giugno 1325 (Visita Archinti 1614-1615, note). La parrocchia fu eretta con decreto 19 agosto 1477 dal vescovo Branda Castiglioni, rogato da Giovanni Antonio Aquilano cancelliere e segretario del vescovo, con territorio smembrato da Bormio (Visita Archinti 1614-1615, note; Xeres, Antonioli 1996).
Nel 1614, all'epoca della visita pastorale del vescovo Filippo Archinti nella pieve di Bormio, entro i confini della parrocchia di Santa Maria di Livigno esistevano le chiese di Sant'Antonio e di San Rocco (Visita Archinti 1614-1615). La chiesa di Sant'Antonio esisteva già all'epoca della visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda e fu ricostruita nel 1658; la chiesa di San Rocco fu edificata nel 1591, a seguito di un voto fatto dalla popolazione durante la pestilenza del 1588 (Visita Archinti 1614-1615, note).
Il 5 ottobre 1624 si ebbe una nuova separazione della chiesa di Livigno dalla plebana di Bormio, come risulta dall'atto rogato dal cancelliere della cura di Como, padre Giovanni Battista Perti (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo comense convocato nel 1565 dal vescovo Gianantonio Volpi la chiesa di Santa Maria di Livigno è attestata nella pieve di Bormio, con un proprio rettore (Sinodo Volpi 1565). Nel 1651 la chiesa parrocchiale di Santa Maria figura compresa "in vicariatu, plebe et comitatu Burmij"; la medesima fonte segnala la presenza, per la detta chiesa, della figura di un coadiutore, voluta dal vescovo Lazzaro Carafino (Ecclesiae collegiatae 1651).
Alla fine del XVIII secolo nella parrocchia di Livigno il clero era composto dal prevosto e da due coadiutori. I benefici parrocchiali e coadiutorali erano di giuspatronato della rispettiva vicinanza. Lo stato attivo del beneficio parrocchiale era di lire 500, lo stato passivo era rappresentato dalla cura d'anime e dalle messe; lo stato attivo della coadiutoria era di lire 400, lo stato passivo era rappresentato dalla cura d'anime e da lire 102 di uscite; lo stato attivo della seconda coadiutoria era di lire 230, lo stato passivo era rappresentato dalla cura d'anime e da lire 149 di uscite. Il numero delle anime era 700 (Quesiti Amministrazione Adda e Oglio, 1798).
Nel 1892, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 464.80; la rendita netta del beneficio coadiutorale di San Rocco, di nomina della vicinanza di Livigno, era di lire 343.62; la rendita netta di un altro beneficio coadiutorale, di nomina della vicinanza di Livigno, era di lire 410.75 .Entro i confini della parrocchia di Livigno, esistevano le chiese dei Santi Rocco e Sebastiano, dei Santi Antonio abate e Antonio di Padova, della Beata Vergine Addolorata di Florino, della Beata Vergine di Caravaggio, della Beata Vergine Immacolata di Viera, della Beata Vergine Addolorata di Federia, e l'oratorio di San Giuseppe della confraternita del Santissimo Sacramento. Nella chiesa parrocchiale della Natività della Beata Vergine Maria si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento, della Buona Morte, istituita nel 1694, del Santissimo Rosario, della Beata Vergine del Carmine, del Sacro Cuore di Gesù, del Sacro Cuore di Maria; nella chiesa di San Rocco si aveva la confraternita della Beata Vergine della Cintura. Il numero dei parrocchiani era di 796 (Visita Ferrari, Vicariato di Bormio).
Livigno divenne sede vicariale all'inizio del terzo decennio del XX secolo. Con decreto vescovile 20 agosto 1952 del vescovo Felice Bonomini venne a cessare il vicariato foraneo di Livigno. La parrocchia di Livigno, insieme a quella di Trepalle, ritornò al vicariato foraneo di Bormio (decreto 20 agosto 1952) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1952).
A partire dal 1952, la parrocchia di Livigno è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Bormio, fino al decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como; in seguito fu assegnata alla zona pastorale XV della Valtellina Superiore e al vicariato di Bormio (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con il decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato B della Valtellina Superiore (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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