parrocchia di Santa Caterina sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. Intorno alla metà del XIV secolo il capitolo di Sondrio si era sciolto, in seguito all'introduzione del sistema fiscale delle riserve, annate e commende con la conseguente "cumulatio beneficiorum" e non residenza dei canonici. Le comunità foranee si erano viste costrette a cercarsi e a mantenere a proprie spese un beneficiale. Per questo motivo iniziarono le agitazioni di Albosaggia nel 1348, di Caiolo nel 1377 e 1457, della Valmalenco nel 1511, di Castione e Valmalenco nel 1572 (Salice 1969).
Il 30 aprile 1377 il canonico di Sant'Agnese di Somma Giovanni de Bonomini, vicario generale del vescovo Enrico Sessa, eresse la chiesa di Santa Caterina di Albosaggia, insieme a quella di San Vittore di Caiolo, in vicecura, autorizzando le due comunità ad eleggersi e a tenere a proprie spese uno o più sacerdoti, con la facoltà di amministrare i sacramenti ed esercitare la cura d'anime indipendentemente dall'arciprete di Sondrio (Salice 1969). Per Albosaggia si ha un atto di elezione di un parroco nel 1471, citato da don Santo Monti e derivato dall'archivio parrocchiale di Albosaggia (Xeres 1999). Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo comense convocato nel 1565 dal vescovo Gianantonio Volpi la chiesa di Santa Caterina di Albosaggia è attestata nella pieve di Sondrio, con un proprio rettore (Sinodo Volpi 1565). Nel 1676 fu elevata a prepositurale e collegiata (Xeres, Antonioli 1996).
Nel 1614, all'epoca della visita pastorale del vescovo Filippo Archinti nella pieve di Sondrio, nella chiesa parrocchiale di Santa Caterina di Albosaggia era stata fondata la confraternita della Dottrina Cristiana (Visita Archinti 1614-1615).
La chiesa di Santa Caterina di Albosaggia è attestata alla fine del XVIII secolo come collegiata con un preposito e cinque canonici nel vicariato di Sondrio (Ecclesiae collegiatae 1794).
Nel 1798 entro i confini della parrocchia di Albosaggia esistevano le chiese di San Salvatore, comparrocchiale, di Sant'Antonio, della Madonna detta de' Mosconi, di San Giacomo sul Monte. Nella chiesa parrocchiale di Santa Caterina era eretta la confraternita del Santissimo Sacramento. Il numero delle anime della parrocchia era di circa 2200 (Quesiti Amministrazione Adda e Oglio, 1798).
Nel 1893, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 278.48. Entro i confini della parrocchia di Albosaggia, di nomina comunitativa, si avevano le chiese dei Santi apostoli Filippo e Giacomo, di Maria Vergine Annunciata, di Sant'Antonio di Padova, di San Salvatore e di San Giacomo maggiore apostolo, l'oratorio di San Ciriaco martire, attiguo alla parrocchiale e di pertinenza della confraternita e altri cinque oratori appartenenti a famiglie private. Nella chiesa parrocchiale di Santa Caterina vergine e martire di Albosaggia si avevano la confraternita del Santissimo Sacramento, maschile e femminile, che risultava eretta canonicamente dal vescovo Filippo Archinti il 14 febbraio 1612 e la confraternita del Santissimo Rosario, eretta nel 1612 all'altare del Santissimo Rosario dal padre Benedetto da Milano come delegato del padre Massimo da Castelgoffredo, priore del convento di Sant'Antonio di Morbegno, e confermata con bolla pontificia del 15 gennaio 1615. Ad Albosaggia esistettero anche la confraternita della scuola di Santa Maria i cui estremi cronologici, sulla base della documentazione del locale archivio, vanno dal 1590 al 1598, la confraternita del Santissimo Rosario, la confraternita del Santissimo Sacramento, anch'essa eretta nel 1612, la confraternita delle anime purganti, di cui è segnalato un atto del 1772, la confraternita della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, istituita il 29 marzo 1896, e la confraternita della Dottrina Cristiana, eretta nel 1646. Il numero dei parrocchiani era di 2500 unità (Visita Ferrari, Vicariato di Sondrio).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Albosaggia rimase sempre compresa nel vicariato foraneo di Sondrio; a seguito del decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, fu assegnata alla zona pastorale XIII della Media Valtellina e al vicariato di Sondrio (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato C della Bassa Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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