parrocchia di San Martino 1589 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. Negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Gerardo Landriani nel 1445 compare la chiesa di San Martino di Tirano (Visita Landriani 1444-1445). Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo comense convocato nel 1565 dal vescovo Gianantonio Volpi la chiesa di San Martino di Tirano è attestata nella pieve di Villa, con un proprio rettore (Sinodo Volpi 1565). Tirano fu eretta parrocchia nel 1589, in occasione della visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda nella pieve arcipresbiterale di Villa (Visita Ninguarda 1589-1593, note; Varischetti 1961). La parrocchia era di patronato comunitativo (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
Nel 1614, all'epoca della visita pastorale del vescovo Filippo Archinti nella pieve di Villa, nella chiesa parrocchiale di Tirano esistevano la confraternita dei disciplini detti anche scolari di San Pietro, fondata per autorità dell'ordinario nel 1612, e la confraternita del Santissimo Rosario, eretta all'altare della Beata Maria Vergine. Entro i confini della parrocchia di Tirano si avevano le chiese di San Carlo e San Francesco, di San Giacomo, appartenente alla comunità, di Sant'Adalberto, appartenente alla chiesa di San Martino, alla quale risultava unita, di Santa Maria; della Beata Maria Vergine chiamata del Ponte della Folla (Visita Archinti 1614-1615). Non furono visitate, pur essendo situate nel territorio parrocchiale, la chiesa della Santissima Trinità di Cologna, la chiesa di San Pietro martire di Baruffini, la chiesa di San Rocco nella contrada della Rasica e le chiese di Santa Perpetua e Remigio unite giuridicamente al santuario della Madonna di Tirano (Visita Archinti 1614-1615, note). Nel territorio della parrochia di Tirano esisteva un ospizio sotto il titolo della chiesa di Santa Maria del Castello e contemporaneamente della chiesa di Sant'Alberto e di San Giacomo, fondato per autorità apostolica dai due pontefici Paolo III e Giulio III e amministrato dalla comunità. Nel territorio di Tirano fin dal medioevo avevano trovato sede gli ospedali o xenodochi di San Remigio e Santa Perpetua. La presenza dell'ospedale di San Remigio di Tirano è attestata ancora in alcuni atti del XIV e XV secolo: in data 11 settembre 1330 si ha una "collatio administrationis domus et ecclesie Sancti Remigii et Perpetue" di Tirano da parte del vescovo di Como (Index alphabeticus); in data 30 settembre 1332 si ha una conferma dei privilegi dell'ospedale di San Remigio di Tirano (Index alphabeticus); in data 12 aprile 1459 si ha una "collatio regiminis" degli ospedali di Santa Perpetua e di San Remigio di Tirano (Collationes Benefitiorum, vol. II, p. 293).
Il 31 agosto 1629, con atto rogato dal notaio apostolico Francesco Pradario, il vescovo Lazzaro Carafino eresse la chiesa parrocchiale di San Martino in prepositurale e collegiata, di giuspatronato della comunità, con un collegio canonicale di sei canonici (Quesiti Amministrazione Adda e Oglio, 1798). Tirano diventò sede di vicariato foraneo (Varischetti 1961).
In un atto del 4 gennaio 1630 si ha l'attestazione del conferimento del canonicato e prebenda dei Santi Giacomo e Alberto nella chiesa prepositurale di San Martino di Tirano da parte del vescovo Lazzaro Carafino, al quale canonicato, in base alla volontà del preposito, spettava l'onere di coadiuvare nella "cura animarum" (Index alphabeticus).
La chiesa di San Martino di Tirano è attestata alla fine del XVIII secolo come collegiata con un preposito e quindici canonici nel vicariato di Villa di Tirano e Poschiavo (Ecclesiae collegiatae 1794).
Alla fine del XVIII secolo a Tirano si trovava un convento di cappuccini. Entro i confini della parrocchia di Tirano, di giuspatronato comunitativo, esisteva una confraternita nella chiesa filiale di Sant'Agostino, intitolata a Santa Maria del Suffragio; una seconda confraternita, dei disciplini, intitolata a San Pietro, sia maschile che femminile, era proprietaria di un oratorio; una terza confraternita, intitolata a Santa Maria di Tirano, si era stabilita alcuni anni prima nella chiesa filiale di San Rocco, nella contrada della Rasiga. Il numero delle anime della parrocchia di Tirano era 2814 (Quesiti Amministrazione Adda e Oglio, 1798).
Nel 1892, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, Tirano era sede di vicariato. La rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 1921.36; la rendita netta del beneficio coadiutorale teologale era di lire 654.41; la rendita netta di un altro beneficio coadiutorale era di 915.91; la rendita netta di un altro beneficio coadiutorale era di lire 843.12. Entro i confini della parrocchia di Tirano, di patronato comunitativo, si avevano le chiese di Sant'Agostino ovvero San Nicola da Tolentino, a lungo officiata dalla confraternita del Suffragio, dei Santi Giacomo e Filippo, di San Rocco nella contrada detta alla Rasica, di Santa Perpetua, di San Gaetano sul monte Trivino, di Santo Stefano a Roncajola, di San Remigio in Val di Poschiavo, e gli oratori di San Pietro, di San Carlo, di proprietà privata della famiglia Salis, dell'Angelo Custode, della Madonna dello Spasimo, aperto sporadicamente, di San Giovanni Nepomuceno, un tempo di proprietà della famiglia Quadrio, poi ridotto a casa privata, e il Santuario della Beata Vergine di Tirano, dedicato a San Michele. Nella chiesa parrocchiale di San Martino vescovo di Tirano si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento, solo maschile. Nella chiesa di Sant'Agostino ovvero San Nicola da Tolentino era stata eretta canonicamente la congregazione del Terz'Ordine di San Francesco. L'oratorio dell'Angelo Custode era stato assegnato alla compagnia dell'Angelo Custode. Il numero dei parrocchiani era 4763. Il clero era composto dal preposito e da tre coadiutori (Visita Ferrari, Vicariato di Tirano).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Tirano è sempre stata sede vicariale, fino al decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como; in seguito fu assegnata alla zona pastorale XIV dell'Alta Valtellina e al vicariato di Tirano (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con il decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato B dell'Alta Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984). Con decreto 16 luglio 1986 del vescovo Teresio Ferraroni la parrocchia di Santo Stefano di Roncaiola fu accorpata alla parrocchia di San Martino di Tirano (decreto 16 luglio 1986/24) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1986).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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