parrocchia di Santa Maria Nascente 1505 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. Secondo il Monti, quando la sede plebana fu trasferita da Olonio a Sorico nel 1456, Piantedo non avrebbe riconosciuto i diritti del nuovo centro pievano e, insieme a Cosio, Delebio e altri centri, si sarebbe sottratta alla sua dipendenza (Visita Ninguarda 1589-1593, note). La chiesa di Santa Maria di Piantedo fu separata dalla chiesa matrice di Santo Stefano di Sorico ed eretta in parrocchia autonoma con proprio beneficiale il 16 settembre 1505, per opera di Guglielmo de Citadini, vicario generale del vescovo Antonio Trivulzio, come risulta dall'atto di separazione rogato dal notaio Stefano de Fune, conservato nell'archivio parrocchiale di Sorico (Fattarelli 1986; Pinoli 1996; Xeres 1999). Il documento venne confermato con atto del 30 luglio 1598 rogato dal notaio curiale Pompeio Albrizio, per opera di Stefano Lonato, protonotario apostolico e vicario generale del vescovo Filippo Archinti (Fattarelli 1986). Nel 1589, al tempo della visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda, la comunità di Piantedo contava 50 famiglie cattoliche; nel paese sorgeva la "ecclesia parochialis" dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria, officiata da un vicecurato dell'ordine dei minori conventuali (Visita Ninguarda 1589-1593).
Alla metà del XVII secolo la viceparrocchia di Santa Maria di Piantedo era inserita in un vicariato esteso al territorio che costituiva il terziere inferiore della Valtellina, comprendente la squadra di Morbegno e la squadra di Traona, la prima delle quali coincideva con una “congregatio” del clero, la seconda con due “congregationes”, con centro rispettivamente a Traona e Ardenno; Piantedo rientrava nella "congregatio prima" (Ecclesiae collegiatae 1651).
La chiesa della Natività della Beata Maria di Piantedo è attestata invece come viceparrocchia alla fine del XVIII secolo "in vicariatu Tertierii inferioris Vallistellinae, Squadrae Morbinii" (Ecclesiae collegiatae 1794). Sarebbe stata elevata a prepositura nel 1795 (Xeres, Antonioli 1996).
Nel 1898, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 1242.63. Entro i confini della parrocchia di Piantedo, di nomina dei capifamiglia, esistevano la chiesa del Santuario in Valpizzo e gli oratori della Santissima Annunciata, di proprietà privata, e di San Rocco in Verdione. Nella chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine si avevano le confraternite del Santissimo Sacramento, solo maschile, del Santissimo Rosario, solo femminile, entrambe erette nel 1675, e l'arciconfraternita della Sacra Famiglia. Il numero dei parrocchiani era circa 900 (Visita Valfré di Bonzo, Vicariato di Morbegno).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Piantedo è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Morbegno, fino al decreto 1 gennaio 1938 del vescovo Alessandro Macchi, quando fu inclusa nel vicariato foraneo di Delebio insieme alle parrocchie di Andalo Valtellino, Delebio e Rogolo (decreto 1 gennaio 1938 III/b) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1938). Con decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, fu assegnata alla zona pastorale XII della Bassa Valtellina e al vicariato di Morbegno (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con il decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato A della Bassa Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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