parrocchia di San Bartolomeo sec. XVII - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. In data 18 maggio 1453 si ha una sentenza arbitramentale fra la comunità di Bema "seu eorum futurus parochus" e il parroco di San Martino di Morbegno (Index alphabeticus).
La chiesa di San Bartolomeo si staccò dalla giurisdizione di Morbegno per la prima volta nel 1386, quindi a pieno titolo nel 1453 attraverso una serie di atti notarili rogati il 28 aprile, il 26 maggio e il 4 novembre 1386 dal notaio di Morbegno Bartolino Castello Argegno, l'11 novembre 1389 e l'11 novembre 1390 dal notaio di Morbegno Abondio Gaifasso, il 15 febbraio e l'1 marzo 1417 dal notaio di Morbegno Giacomo Castello Argegno, il 18 maggio 1453 dal notaio vescovile di Como Giovanni de Zobii e il 3 febbraio 1467 e il 14 luglio 1474 dal notaio di Morbegno Giovanni Luigi Cossogna (Visita Ninguarda 1589-1593, note; Fontana 1748).
Nel 1453 il "futurus parochus" di Bema, eletto dagli uomini della comunità, entra in contesa con il titolare della parrocchia di San Martino di Morbegno, da cui Bema si stava separando (Xeres 1999).
Una sentenza arbitrale del 18 maggio 1453 tra il rettore della chiesa di Morbegno e la comunità di Bema dichiara l'avvenuta separazione della chiesa di San Bartolomeo di Bema dalla Chiesa di Morbegno, con la riserva di alcuni diritti al rettore di Morbegno (Index alphabeticus).
Nell'elenco del clero allegato agli atti del sinodo comense convocato nel 1565 dal vescovo Gianantonio Volpi è attestata la presenza di un rettore della chiesa di San Bartolomeo di Bema, nella pieve di Ardenno (Sinodo Volpi 1565).
Nel 1651 la chiesa di San Bartolomeo di Bema è attestata come parrocchiale "in vicariatu Terzerij inferioris Vallis Tellinae Squadrae Morbinij". La parrocchia figurava eretta dal vescovo Lazzaro Carafino (Ecclesiae collegiatae 1651). Alla fine del XVIII secolo la chiesa di Bema è attestata sempre come parrocchiale "in vicariatu Tertierii inferioris Vallistellinae, Squadrae Morbinii" (Ecclesiae collegiatae 1794).
Nel 1898, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 237.46. Entro i confini della parrocchia di Bema, di nomina comunitativa, esisteva l'oratorio di San Giovanni Battista, accanto alla parrocchiale, usato dalla confraternita del Santissimo Sacramento. Nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo apostolo si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile. Il numero dei parrocchiani era 398 (Visita Valfré di Bonzo, Vicariato di Morbegno).
Nel corso del XIX e XX secolo, la parrocchia di Bema è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Morbegno; con decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, fu assegnata alla zona pastorale XII della Bassa Valtellina e al vicariato di Morbegno (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato B della Bassa Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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