parrocchia dei Santi Pietro e Paolo 1427 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. Sottomessa alla giurisdizione della pieve di Teglio, la vicinanza di Aprica ottenne, nel 1349, dal vescovo Bonifacio da Modena, il diritto di giuspatronato sulla chiesa locale con diritto di sceglierne il beneficiale. In considerazione della notevole distanza dalla chiesa matrice, veniva costituita in parrocchia nel 1427 (Xeres, Antonioli 1996).
In un atto datato 14 novembre 1439 si ha la conferma dell'elezione del "parocus" di San Pietro di Aprica (Collationes Benefitiorum, vol. II, p. 727; Index alphabeticus); due documenti, datati rispettivamente 26 agosto 1439 e 7 giugno 1458, attestano la "collatio parochialis ecclesie" di San Pietro di Aprica nella pieve di Teglio (Collationes Benefitiorum, vol. II, p. 585; Index alphabeticus).
Nel 1614, all'epoca della visita pastorale del vescovo Filippo Archinti nella pieve di Teglio, entro i confini della parrocchia di San Pietro di Aprica esisteva la chiesa di Santa Maria. Il numero dei parrocchiani era di circa 400 anime per un totale di 86 famiglie (Visita Archinti 1614-1615).
Nel 1651 la chiesa parrocchiale di San Pietro di Aprica risulta elencata in un vicariato esteso sul territorio che costituiva il terziere superiore Valtellina e sulla giurisdizione di Teglio, coincidente con la pieve di Teglio, la pieve di Villa con il contado di Poschiavo, la pieve di Mazzo, ciascuna delle quali corrispondeva a una "congregatio" del clero; Aprica era compresa nella "congregatio prima" (Ecclesiae collegiatae 1651).
La chiesa di San Pietro di Aprica è attestata nel 1758 come parrocchiale nella pieve e vicariato di Teglio (Ecclesiae collegiatae 1758); non molti anni dopo la chiesa aveva assunto la denominazione dei Santi Pietro e Paolo (Ecclesiae collegiatae 1794).
Verso la fine del XVIII secolo il beneficio parrocchiale era conferito dal vescovo di Como. Nella parrocchia era fondata una confraternita del Santissimo Sacramento (Quesiti Amministrazione Adda e Oglio, 1798).
Nel 1893, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 640; la rendita netta della coadiutoria di lire 700. Entro i confini della parrocchia di Aprica si aveva la chiesa filiale della Beata Vergine Assunta, l'oratorio di San Giovanni di proprietà della confraternita del Santissimo Sacramento e l'oratorio del cimitero dedicato al Santissimo Crocefisso e alle anime purganti. Nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo di Aprica, di nomina vescovile, esisteva la confraternita del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile. Il numero dei parrocchiani era di 1030 (Visita Ferrari, Vicariato di Teglio).
Con decreto 16 luglio 1904 il vescovo Teodoro Valfré di Bonzo concesse al parroco pro tempore di Aprica il titolo di prevosto; il vescovo Felice Bonomini riconobbe la deliberazione del predecessore con decreto 26 maggio 1955 (decreto 26 maggio 1955) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1955).
Nel corso del XX secolo la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Aprica è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Teglio; con decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, fu assegnata alla zona pastorale XIV dell'Alta Valtellina e al vicariato di Tirano (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato A dell'Alta Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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