parrocchia di Sant'Antonio di Padova 1886 - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. La chiesa dedicata a Sant'Antonio di Padova e a San Brizio vescovo fu dichiarata vicecura nel 1827 (Visita Ninguarda 1589-1593, note; Sosio 1994). Fu eretta parrocchia con decreto 17 novembre 1886 del vescovo Pietro Carsana (decreto 17 novembre 1886) (Registri protocollo diocesi di Como 1886).
Nel 1892, anno della visita pastorale del vescovo Andrea Ferrari, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 485.56. Entro i confini della parrocchia di Sant'Antonio Morignone (Morignone), di nomina popolare, esistevano le chiese di San Bartolomeo apostolo, di San Martino vescovo, e l'oratorio della Nascita della Beata Vergine, di proprietà della confraternita del Santissimo Sacramento. Nella chiesa parrocchiale di Sant'Antonio di Padova si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile, Il numero dei parrocchiani era 1865 (Visita Ferrari, Vicariato di Bormio).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Sant'Antonio Morignone è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Bormio, fino al decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como; in seguito fu assegnata alla zona pastorale XV della Valtellina Superiore e al vicariato di Bormio (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con il decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato A della Valtellina Superiore (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
Il 28 luglio 1987 il paese Sant'Antonio Morignone venne distrutto dalla frana che stravolse l'intera valle. La sede della parrocchia fu provvisoriamente fissata presso la località Capitania, nel comune di Valdisotto, dove venne istituito anche il Comitato di paese per la rinascita di Sant'Antonio Morignone (Settimanale diocesi di Como 1987). Tra le chiese della parrocchia sopravvisse solamente quella di San Bartolomeo de Castelaz, mentre andò perduta quella di San Martino di Serravalle, eretta in epoca carolingia e già alle dipendenze del monastero di Sant'Abbondio in Como (Pieve di Bormio).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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