parrocchia di San Lorenzo sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Como. Anticamente Sacco, incluso nella pieve di Olonio, era diviso in due contrade, cioè Sacco di Sopra e Sacco di Sotto, che, secondo il Monti, nel tempo avrebbero costituito due parrocchie differenti, dedicate a San Lorenzo e a Sant'Antonio (Visita Ninguarda 1589-1593, note). La testimonianza del Monti potrebbe essere confortata da un riferimento del Fontana a un atto di separazione della chiesa di Sant'Antonio di Sacco di Sotto da Morbegno, datato 21 marzo 1458 e rogato dal notaio di Morbegno Guidosio Castello Argegno (Fontana 1748). Tuttavia, secondo il parere del Fattarelli, la comunità di Sacco di Sotto non avrebbe mai costituito una parrocchia, perché non avrebbe mai goduto né di autonomia religiosa, né di autonomia civile (Fattarelli 1986). La chiesa di Sacco di Sopra apparteneva a quella di Cosio, mentre la comunità di Sacco di Sotto apparteneva alla chiesa di San Martino di Morbegno e quindi alla pieve di Ardenno. Cosio aveva interesse che anche Sacco di Sotto rientrasse nella propria giurisdizione, ma si scontrò con l'opposizione di Morbegno. Un accordo stipulato tra il rettore della chiesa di San Martino di Morbegno, il beneficiale della chiesa di Sacco di Sopra, un sindaco e procuratore di Sacco di Sotto e il rettore della chiesa di San Martino di Cosio, fissò le norme di un legame tributario di Sacco di Sotto nei confronti di Morbegno (Fattarelli 1986).
La chiesa di San Lorenzo di Sacco di Sopra cominciò ad avere un proprio beneficiale e curato nel 1428, sottraendosi così alla parrocchia di Cosio dalla quale dipendeva, come risulta dagli atti del 4 e 9 luglio 1428, rogati dal notaio Giovannino "de Matiis" (Quadrio 1775-1776; Visita Ninguarda 1589-1593, note). Nel 1589, al tempo della visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda, la comunità di Sacco comprendeva 150 famiglie cattoliche; la parte del paese chiamata Sacco di Sotto era subordinata alla chiesa di Morbegno, mentre a Sacco di Sopra, un tempo subordinato alla pieve di Olonio, sorgeva la "ecclesia parochialis" dedicata a San Lorenzo. Questa chiesa si era separata dalla dalla "ecclesia curata" di San Martino di Cosio e come portato dell'antica unione rimaneva la consegna, da parte della comunità di Sacco, di parte delle primizie al curato di Cosio. Alla periferia di Sacco esisteva una chiesa dedicata a San Bernardo (Visita Ninguarda 1589-1593).
Alla metà del XVII secolo la parrocchia di San Lorenzo di Sacco era inserita in un vicariato esteso al territorio che costituiva il terziere inferiore della Valtellina, comprendente la squadra di Morbegno e la squadra di Traona, la prima delle quali coincideva con una “congregatio” del clero, la seconda con due “congregationes”, con centro rispettivamente a Traona e Ardenno; Sacco rientrava nella "congregatio prima" (Ecclesiae collegiatae 1651).
La chiesa di San Lorenzo di Sacco è attestata come parrocchia alla fine del XVIII secolo "in vicariatu Tertierii inferioris Vallistellinae, Squadrae Morbinii" (Ecclesiae collegiatae 1794).
Alla fine del XIX secolo la parrocchia di San Lorenzo costituiva prepositura noncupativa di patronato comunale. Entro i confini della parrocchia esistevano gli oratori di San Rocco, di San Bernardo, della Santissima Trinità, un oratorio della confraternita del Santissimo Sacramento, e le chiese del Monte Calvario e di San Carlo (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
Nel 1898, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 577.91. Entro i confini della parrocchia di Sacco, di nomina popolare, esistevano gli oratori del Calvario, dedicato alla Santa Croce, di San Bernardo, della Santissima Trinità, di San Rocco, di San Carlo. Nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento, sia maschile che femminile. Il numero dei parrocchiani era 900 (Visita Valfré di Bonzo, Vicariato di Morbegno).
Nel corso del XX secolo, la parrocchia di Sacco è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Morbegno, fino al decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como; in seguito fu assegnata alla zona pastorale XII della Bassa Valtellina e al vicariato di Morbegno (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con il decreto 10 aprile 1984 per la revisione della struttura vicariale fu inclusa nel vicariato B della Bassa Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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