parrocchia della Beata Vergine Immacolata sec. XVIII - 1986
Parrocchia della diocesi di Como. Anticamente la località, situata nella pieve di Olonio, aveva nome Marzalenico (Fattarelli 1986). Un antichissimo convento degli umiliati che fu soppresso da papa Pio V nel 1571, comunicò il nome al nucleo abitato (Visita Ninguarda 1589-1593, note). Nel 1589, al tempo della visita pastorale del vescovo Feliciano Ninguarda, la comunità di Monastero comprendeva 38 famiglie cattoliche; nel paese sorgeva una chiesa dedicata a Santa Elisabetta, che era appartenuta al convento soppresso, di proprietà dell'ospedale maggiore di Como. Gli amministratori dell'ospedale davano un contributo al "parocus" di Dubino perché celebrasse gli uffici sacri a Monastero. In una frazione di Monastero esisteva una chiesa dedicata a San Giuliano e un'altra chiesa campestre, dedicata a San Quirico, dipendeva da Monastero (Visita Ninguarda 1589-1593). Secondo il Monti, la chiesa della Beata Vergine Immacolata sarebbe stata eretta parrocchia, di libera collazione, intorno al 1698 (Visita Ninguarda 1589-1593, note). Tuttavia nel 1758 non risulta ancora registrata come tale fra le parrocchie appartenenti al vicariato di Traona (Ecclesiae collegiatae 1758). Il 12 giugno 1780, a seguito dell'erezione, a solo titolo di onore, della chiesa parrocchiale e prepositurale di Sant'Alessandro di Traona in arcipretale e plebana, la parrocchia di Monastero fu unita a essa come plebanato di semplice onore (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
La chiesa di Santa Maria "sine labe Concepta" di Monastero è attestata come prepositurale noncupativa alla fine del XVIII secolo nel vicariato di Traona del Terziere Inferiore della Valtellina (Ecclesiae collegiatae 1794).
Nel 1899, anno della visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo, la rendita netta del beneficio parrocchiale era di lire 423.63. Entro i confini della parrocchia di Monastero, di nomina libera, esistevano gli oratori di San Quirico e di San Giuliano martire sul monte omonimo. Nella chiesa parrocchiale della Madonna Immacolata si aveva la confraternita del Santissimo Sacramento, senza approvazione né erezione canonica. Il numero dei parrocchiani era 170 (Visita Valfré di Bonzo, Vicariato di Traona).
Con decreto del 18 giugno 1953 del vescovo Felice Bonomini il beneficio parrocchiale di Santa Maria Immacolata di Monastero fu unito aeque principaliter al beneficio parrocchiale dei Santi Pietro e Andrea di Dubino (decreto 18 giugno 1953 d) (Fondo parrocchie, Dubino). Nel corso del XIX e XX secolo, la parrocchia di Monastero è sempre stata compresa nel vicariato foraneo di Traona; con decreto 29 gennaio 1968, mediante il quale furono istituite le zone pastorali nella diocesi di Como, fu assegnata alla zona pastorale XII della Bassa Valtellina e al vicariato di Traona (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968). Con decreto 10 aprile 1984 fu inclusa nel vicariato A della Bassa Valtellina (decreto 10 aprile 1984) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1984). Con decreto 16 luglio 1986 del vescovo Teresio Ferraroni la parrocchia della Beata Vergine Immacolata di Monastero fu accorpata alla parrocchia di San Pietro di Dubino (decreto 16 luglio 1986/30) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1986).
ultima modifica: 03/03/2004
[ Alessandra Baretta ]
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