vicariato foraneo di Delebio 1938 - 1968
Con decreto 1 gennaio 1938 del vescovo Alessandro Macchi il vicariato di Delebio, che peraltro non è mai menzionato nelle fonti di carattere generale che si sono consultate (Ecclesiae collegiatae 1758; Ecclesiae collegiatae 1794; Distrettuazione pievana diocesi di Como, 1816; Elenco delle parrocchie, 1905) venne “ripristinato”; ne facevano parte quattro parrocchie: Delebio; Andalo; Piantedo; Rogolo, provenienti dal vicariato di Morbegno (decreto 1 gennaio 1938 III/b) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1938). Il 17 agosto 1769 il vescovo di Como Agostino Neuroni, dando esecuzione alle lettere apostoliche di Clemente XIV dell'11 luglio 1769, aveva eretto la chiesa di San Carpoforo di Delebio in collegiata e aveva elevato in essa una dignità prepositurale e nove canonicati (Visita Ninguarda 1589-1593, note).
Nel 1967 il vicariato foraneo di Delebio comprendeva le parrocchie di Andalo; Delebio; Piantedo; Rogolo (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1967).
Il vicariato foraneo di Delebio cessò di esistere solo con la revisione della struttura territoriale della diocesi di Como attuata nel 1968. Con decreto 29 gennaio 1968 del vescovo Felice Bonomini, mediante il quale vennero abolite le vicarie fino ad allora esistenti, il territorio della diocesi di Como venne diviso in zone pastorali comprendenti uno o più vicariati foranei; le parrocchie del vicariato di Delebio furono comprese nella zona pastorale XII della Bassa Valtellina e nel vicariato di Morbegno (decreto 29 gennaio 1968) (Bollettino Ecclesiastico Ufficiale Diocesi di Como 1968).
ultima modifica: 03/01/2006
[ Alessandra Baretta ]
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