comune di Brezzo sec. XIII - 1757
Nel XIII secolo Brezzo o Bradizio faceva parte della castellanza di Valtravaglia, dominio dell’arcivescovo di Milano, e aveva 14 fuochi nel 1283.
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, Brezzo, comune della pieve di Valtravaglia, era infeudato a Cosimo Cesare Moriggia, cui pagava annualmente 27 lire, 15 soldi e 6 denari.
Il giudice competente, Carlo Luvino, aveva sede a Porto, ma abitava a Luino. La banca criminale e il cancelliere si trovavano a Porto, ma non vi era l’uso del giuramento da parte del console.
Il comune era distinto da quello di Bedero, benché apparisse unito a Bedero nella mappa e nel sommarione.
Brezzo aveva “Consiglio a voce dei comunisti”. Ogni anno si eleggevano due sindaci, ai quali si affidavano l’amministrazione della comunità e la vigilanza dei pubblici riparti. Il salario dei sindaci ammontava a 7 lire per ciascuno. Al console venivano pagate altre 7 lire.
Vi era il cancelliere, in comune con Ticinallo, località dove abitava. Il cancelliere veniva pagato 4 lire, si occupava dei riparti delle imposte e conservava gli avvisi dei detti riparti. Le altre scritture e le ricevute dei pagamenti all’esattore erano conservate dagli stessi sindaci.
Lo stato delle anime era di circa 171 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3038, vol. XX – XXI, Como, n. 1, Valtravaglia, fasc. 6).
Nel 1757 la località appariva come comune aggregato a Bedero.
ultima modifica: 02/11/2003
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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