comune di Buguggiate sec. XIV - 1757
Il termine Buguggiate appare già in una pergamena dell’850. In un documento del 1126 viene citata Capolago come località del territorio di Buguggiate (Rota, Origine Varese, pp. 48, 50). La località, citata come Bugizate negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano, apparteneva alla pieve di Varese. Era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Rho (Compartizione delle fagie 1346).
Il 3 ottobre 1538 il territorio venne in possesso di Egidio Bossi.
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVIII secolo Buguggiate risultava tra le comunità censite nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cartt. 50-51).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, il comune era infeudato al marchese Benigno Bossi, a cui non si corrispondevano però emolumenti.
Il giudice feudale, all’epoca Nicolao De Cristoforis, risiedeva in Varese e percepiva come onorario ogni anno lire16 e 10 soldi. Il console non era solito prestar giuramento ad alcuna banca criminale.
Buguggiate aveva sotto di sé due piccoli comuni ad esso aggregati, avendo determinato la divisione dei gravami pubblici.
Il comune aveva un consiglio generale che si teneva nella pubblica piazza, premesso il suono della campana. Gli ufficiali erano due: il sindaco e un delegato civile, che si eleggevano ogni tre anni. L’amministrazione e la vigilanza sopra i pubblici riparti erano affidate specialmente al delegato civile.
Il cancelliere del comune risiedeva in Varese e teneva la custodia del libro dei riparti, non avendo archivio, né altro per conservazione delle scritture. L’emolumento del cancelliere era di 28 lire annue.
Buguggiate non aveva in Milano procuratore né agente.
Lo stato totale delle anime collettabili e non collettabili dalla nascita in su abitanti nel comune era di circa 366 tra maschi e femmine (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3036, vol. D XVII, Como, pieve di Varese, [1], fasc. 7).
ultima modifica: 12/07/2006
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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