comune di Cavaria sec. XVI - 1757
Il comune di Cavaria faceva parte della pieve di Gallarate.
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVIII secolo Cavaria risultava ancora compreso nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cartt. 18-19).
Nel 1722 il territorio di Cavaria fu disegnato separatamente in una mappa di I stazione in quattro fogli (Morando, Mura 1997-1998). Nel 1730 Orago venne unito in ufficio a Cavaria, ma l’aggregazione venne poi segnalata fra quelle “da disfarsi”, in quanto i comuni erano distinti in mappa (Aggregazioni di comuni Stato di Milano, 1730).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, Cavaria faceva ancora comune a sé. Il territorio era infeudato al duca d’Alvito, senza pagamento di diritti. Riguardo alla giustizia, la competenza era del giudice feudale, Bariletti, che non percepiva onorario dal comune. Il giuramento del console avveniva presso la banca del vicario del Seprio, col pagamento di 18 soldi. Il comune non chiedeva di mutare la sua condizione amministrativa, ma solo di avere una diminuzione dei carichi fiscali.
Il consiglio, cioè l’assemblea degli abitanti, si teneva nella pubblica piazza in occasione dei riparti o per altri importanti motivi. L’unico ufficiale era il console, carica che veniva ricoperta a turno dagli abitanti, mese per mese. La comunità desiderava però eleggere anche due sindaci per il maggior governo.
Il cancelliere, che veniva retribuito con 14 lire all’anno, veniva da Gallarate in caso di necessità e disponeva di una stanza apposita per la conservazione delle scritture pubbliche.
Le anime collettabili e non collettabili erano circa 251 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3071, fasc. 18).
Nel compartimento territoriale dello stato di Milano del 1757 il comune di Cavaria risultava già aggregato a quello di Orago nel comune di Orago con Cavaria (editto 10 giugno 1757).
ultima modifica: 04/09/2006
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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