comune di Gerenzano sec. XIV - 1757
Una località definita “El locho da Gerenzano per li nobili e vicini” risulta citato negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano, del 1346 (Compartizione delle fagie 1346, p. 28). La comunità di Gerenzano appare, con le altre località della pieve di Appiano, in un perticato rurale, civile ed ecclesiastico del 1552 e nella successiva documentazione catastale fino al XVII secolo (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cartt. 2-3).
Nel 1651 Gerenzano venne infeudato a Giambattista Fagnani. Il comune faceva sempre parte della pieve di Appiano (Casanova 1930).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, Gerenzano era infeudato al marchese Giacomo Fagnani, cui però non corrispondeva emolumenti. Il giudice competente era il podestà feudale, Francesco Machio (Macchi?), residente in Milano, cui si pagavano d’onorario 50 lire all’anno. Il console del comune prestava giuramento alla banca criminale di Gallarate.
Il comune, i cui abitanti, tra anime collettabili e non collettabili, erano circa 830, aveva un console e due sindaci, ai quali era affidata l’equità dei pubblici riparti. Non vi era un consiglio generale, ma quando si doveva decidere su affari pubblici o eleggere sindaci e console si riuniva il popolo col suono della campana. Il cancelliere risiedeva a Uboldo, nella pieve di Parabiago e le scritture comunali erano custodite nella casa del marchese Fagnani, in quanto primo estimato (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3062, fasc. 10).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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