comune di Lonate Ceppino sec. XII - 1757
Nel 1162, in un atto di vendita vennero citati due “consules de loco” e nove vicini di Lonate Ceppino (Bognetti 1978, p. 229). Nel XIV secolo la località di Lonate Ceppino, citata nella forma “Lonà Cepino” negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano e facente parte della pieve di Castelseprio, era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Bollate (Compartizione delle fagie 1346).
Nel XV secolo il territorio risultava infeudato ai Castiglioni.
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVIII secolo Lonate Ceppino risultava sempre tra le comunità della pieve di Castelseprio (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cartt. 10-11).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, il comune di Lonate Ceppino, di circa 600 anime, risultava redento dall’infeudazione sin dal 16 marzo 1648, come risultava da un atto del notaio Giovanni Ippolito Pusterla di Milano. Il giudice regio risiedeva a Varese e percepiva 18 lire e 10 soldi all’anno; il console della comunità prestava giuramento alla banca criminale dell’ufficio di Milano.
Non vi era consiglio generale né particolare, ma solamente la riunione degli abitanti per prendere decisioni importanti e per l’elezione dei pubblici ufficiali, cioè dei due sindaci, che avveniva ogni tre anni, mediante “balotazione”. I sindaci dipendevano però in tutto dagli estimati. Il cancelliere della comunità risiedeva a Tradate e curava la conservazione delle pubbliche scritture (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3039, fasc. 10).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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