comune di Luvino sec. XIV - 1757
Nella prima metà del XVII secolo la comunità di Luino, in Valtravaglia, pagava una tassa corrispondente a 41 staia di sale (Oppizzone 1634).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, il comune di Luino, facente sempre parte della pieve di Valtravaglia, era infeudato al conte Giovanni Emanuele Marliani, cui pagava annualmente 137 lire di censo feudale. Nello stesso comune risiedeva il giudice feudale, Antonio Maria Bossi, cui si pagavano 11 lire all’anno. Il console peraltro non prestava giuramento ad alcuna banca criminale.
Il consiglio generale era formato da tre consiglieri eletti, da un sindaco, un cancelliere e un console. Le elezioni avvenivano ogni anno nella pubblica piazza. Il cambio o rinnovo delle cariche avveniva alla presenza del giudice. I membri del consiglio curavano l’equità dei pubblici riparti e amministravano il patrimonio comunale.
Il cancelliere, residente nel comune, era retribuito con la somma di 50 lire e con l’esenzione dal tributo personale. A lui venivano affidati i pochi libri e le carte comunali.
Il comune non disponeva di procuratore né agente a Milano, ma si serviva del sindaco provinciale, residente in paese.
Le anime collettabili e non collettabili erano circa 1200 (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3038, vol. XX – XXI Como, n. 2, Valtravaglia, fasc. 26).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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