comune di Mornago sec. XIV - 1757
La località di Mornago, appartenente alla pieve di Somma, era citata negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Rho (Compartizione delle fagie 1346). Nel 1633 la comunità di Mornago era sottoposta ad un gravame pari a 13 staia di sale (Oppizzone 1634).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, la comunità, costituita da circa 251 anime, era infeudata ai signori di Somma, marchese Girolamo Cusani, conti Giovanni Battista, Carlo e Filippo fratelli Visconti, conte di Castelbarco Visconti, marchese Ermes, abate Giuseppe e Filippo fratelli Visconti e conte Giovanni Battista Visconti, ai quali non si effettuavano pagamenti di alcuna natura.
Nel paese non risiedeva il giudice, poiché la comunità era sottoposta alla giurisdizione del podestà feudale di Somma, al quale però non pagava emolumenti; mentre per la banca criminale e per il giuramento del console si effettuava il pagamento all’ufficio del Seprio in Gallarate. Il podestà era all’epoca Giovanni Ganzoli di Triviglio e il suo fiscale luogotenente era Pietro Antonio Landone, abitante in Somma.
Il comune non disponeva di un consiglio, né generale né particolare, ed eleggeva un console ogni mese alternativamente, disponeva invece di un cancelliere che abitava altrove e non aveva motivo di tenere in Milano procuratore o agente (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3074, vol. D XVI, Milano, pieve di Somma, fasc. 15).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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