comune di Ronco di Caravate sec. XV - 1757

Il comune faceva parte della pieve di Valcuvia e aveva solo 12 abitanti intorno alla metà del Settecento.
Nel 1450, con istrumento in data 16 maggio del notaio Giacomo Perego, il territorio della Valcuvia venne concesso in feudo dal duca Francesco I Sforza al suo consigliere Pietro Cotta. Il feudo passò nel 1727 al conte Giulio Visconti Borromeo, con diritto del venditore, il giureconsulto Pietro Cotta, all’esazione dei diritti feudali, cioè del censo dell’imbottato, vita natural durante (Casanova 1930).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, Ronco era infeudato al fu conte Giulio Visconti Borromeo Arese, cui corrispondeva ogni anno, complessivamente, 11 lire e 20 soldi per censo feudale. In materia giurisdizionale il comune dipendeva dal podestà di Cuvio, senza pagamento di emolumenti. Si pagavano invece 4 lire e 8 soldi ogni dieci anni al sindaco provinciale per la manutenzione della strada di Bollate. Il patrimonio comunale comprendeva beni nel territorio di Caravate, Besozzo e Cardana. Non vi erano consigli, né cancelliere, ma solamente due massari, di cui uno svolgeva, se necessario, le funzioni di console, e che provvedevano al pagamento della diaria, ammontante a 112 lire annue. Ronco non necessitava di riparti annui dei carichi e non era assoggettato né al censo del sale né alla tassa dei cavalli (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3037, fasc. 8).
Il Compartimento territoriale specificante le cassine, del 1751, registrava Ronco come comune della Valcuvia, distinto dal comune di Caravate (Compartimento Ducato di Milano, 1751).

ultima modifica: 13/10/2003

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]