comune di Uboldo sec. XIV - 1757
Uboldo, località della pieve di Parabiago, appare negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano. Era tra le comunità che contribuivano alla manutenzione della strada di Bollate (Compartizione delle fagie 1346).
Nei registri dell’estimo del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti del XVIII secolo Uboldo risultava ancora tra le comunità censite nella medesima pieve (Estimo di Carlo V, Ducato di Milano, cart. 37).
Secondo le risposte ai 45 quesiti del 1751 della II giunta del censimento, Uboldo era infeudato al marchese Giuseppe Antonio Villani, senza corresponsione di emolumenti.
La terra, che contava circa 780 anime, collettabili e non collettabili, era sotto la giurisdizione del podestà feudale Carlo Bossi, residente in Milano, cui non si effettuavano pagamenti. Il console prestava il giuramento alla banca criminale di Gallarate. La comunità si suddivideva in quattro comuni, in quanto la disgregazione era stata accordata relativamente al sale rilevato da ciascun comune.
L’assemblea del popolo, riunita al suono della campana, eleggeva il console e il sindaco, ai quali era affidata la vigilanza sull’equità della distribuzione dei carichi fiscali. Il cancelliere risiedeva nel comune e percepiva 70 lire all’anno. A lui erano affidate le pubbliche scritture.
Il comune non disponeva di procuratore né di agente a Milano (Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3062, vol. D IV, pieve di Parabiago, fasc. 9).
ultima modifica: 13/10/2003
[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]
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