vicario di Varese sec. XIV

Il vicario del borgo e della castellanza di Varese governava il comune con l’ausilio dei consoli e dei consiglieri, distinti tra consiglieri privati e consiglieri del consiglio maggiore. Nel giuramento che era tenuto a pronunciare, il vicario si impegnava a proteggere i beni del comune, a non accettare doni che lo spingessero a non rendere giustizia e a ritenersi soddisfatto della retribuzione da lui accettata. Vicario e consoli avevano anche poteri giurisdizionali: presso di loro il prestatore d’opera o il mercante potevano citare in giudizio il debitore insolvente, che veniva costretto a pagare le somme dovute (Statuti Varese, pp. 8, 12-15, 19).

ultima modifica: 12/03/2003

[ Claudia Morando, Archivio di Stato di Varese ]