monastero di Santa Maria del Senatore sec. VIII - 1799
Monastero benedettino femminile.
Benché l'atto di fondazione del monastero datato al 714 sia risultato una falsificazione diplomatica, l'abbazia benedettina di Santa Maria del Senatore di Pavia, denominata anche dei Santi Maria e Aureliano, è stata fondata dal nobile pavese Senatore nella prima metà del secolo VIII (CDL 1929-1973, I, 18; Hudson 1987, p. 294). Il monastero risulta sottoposto alla giurisdizione del vescovo di Pavia (Forzatti Golia 2002, p. 342). Nei secoli centrali del medioevo (IX-XII) il monastero riceve numerose donazioni imperiali e diplomi di immunità e conferma dei propri beni da parte degli imperatori Lotario, Ludovico II, Berengario I, Lotario II, Berengario II, Enrico III e Federico I (Majocchi 2003, pp. 23, 35, 74). Nel diploma imperiale di Federico I del 19 aprile 1161 risulta che il monastero possiede terreni a Casale Monferrato, Voghera e Mondondone (MGH, Friderici I diplomata 1158-1167, 932). Nei secoli XIII-XIV le proprietà terriere del monastero risultano concentrate nelle località di Voghera, dove il monastero gode delle rendite della chiesa di Sant'Ilario e nomina il rettore che amministra la cura d'anime, e Mondondone, dove il monastero possiede quote rilevanti del locale castello (Forzatti Golia 2004, pp. 216-217). Nel 1399 il monastero conta quattordici monache (Decretum Centueri 1399). Nel corso del secolo XV alle monache benedettine subentrano le monache benedettine osservanti cassinesi (Forzatti Golia 2002, p. 374; Bernorio 1971, p. 66). Nel secolo XVIII il monastero risulta possedere terreni nelle località di Sant'Alessio e Pavia (Catasti ecclesiastici, provincia pavese). Nel 1778 la rendita liquida del monastero ammonta a 35.395,15 lire; il monastero conta cinquantuno monache (Taccolini 2000, p. 78). Il monastero di Santa Maria del Senatore viene soppresso nel 1799 (Guderzo 1995, p. 373).
ultima modifica: 12/06/2006
[ Piero Majocchi ]
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