convento di San Domenico sec. XIII - 1798
Convento domenicano maschile.
La prima attestazione documentaria del convento di San Domenico risale al 1238, quando con approvazione di Nicolò V i domenicani si trasferiscono entro le mura di Cremona; i frati amministrano la cura d'anime nelle chiese di San Domenico e dei Santi Vito e Modesto (Grandi 1856-1858, I, pp. 241-245; Bertinelli Spotti, Mantovani 1998, pp. 107-108). Dal 1483 ai frati domenicani subentrano i frati domenicani osservanti (Bosio 1998, p. 147). Nel 1769 il convento conta cinquantuno frati (Bergamaschi, Memorie). Nel secolo XVIII il convento risulta possedere terreni nelle località di Due Miglia della città di Cremona, Azzanello, delegazione IV, Provincia Superiore di Cremona; Ardole San Marino, Cà de' Sfondrati, San Savino, delegazione IX, Provincia Inferiore di Cremona; nella comunità di Crotta d'Adda, Provincia Superiore di Cremona; nella comunità di Pizzighettone, terra separata del Cremonese (Catasti ecclesiastici, sec. XVIII, domenicani; Catasti ecclesiastici, provincia cremonese). Il convento viene soppresso nel 1798, quando con facoltà attribuita dalla legge 19 fiorile anno VI, il direttorio esecutivo della repubblica cisalpina richiamò alla nazione i beni e gli effetti appartenenti al convento dei domenicani in Cremona, compreso nel dipartimento dell'Alto Po (Soppressione corporazioni religiose, 1 messidoro anno VI).
ultima modifica: 12/06/2006
[ Piero Majocchi ]
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