monastero di San Fabiano sec. XII - sec. XV
Monastero benedettino femminile.
Sorgeva a Farinate, dove oggi è la cascina San Fabiano (Menant 1979, p. 319; Degli Agosti 1993, p. 33).
La fondazione dell'ente sembra risalire all'inizio del XII secolo: nel febbraio 1114 nove membri della famiglia comitale bergamasca dei Gisalbertini donarono alla Chiesa romana una chiesa dedicata a San Fabiano, con le relative pertinenze, sita nel castello di Farinate (Zavaglio 1991, p. 51; Menant 1979, p. 319; Degli Agosti 1993, p. 33). Nell'aprile dello stesso anno Pasquale II confermò ai Gisalbertini la dipendenza da Roma della chiesa e del monastero, che si sosteneva fondato già da tempo (Zavaglio 1991, p. 51). Il monastero ricevette nel 1130 un privilegio da Innocenzo II, che conferiva alle religiose di Farinate l'esenzione dalla giurisdizione vescovile con l'eccezione della consacrazione delle monache, il diritto di sepoltura nella chiesa, e vietava a chiunque l'esazione delle decime spettanti al cenobio (Zavaglio 1991, pp. 51-52). Nel 1169 la volontà di Innocenzo II venne confermata da Alessandro III in un documento indirizzato a Taide, badessa dei monasteri di Farinate e di San Damiano di Dovera (Zavaglio 1991, pp. 52-53): in quell'anno i monasteri risultavano congiunti sotto il governo di un'unica badessa. Secondo la storiografia locale, il monastero di San Damiano era sottomesso a quello di Farinate (Zavaglio 1991, p. 53); secondo altri studiosi era San Fabiano a essere sottomesso al monastero di Dovera (Kehr 1913, p. 302; Menant 1979, p. 319) anche se largamente autonomo (Menant 1979, p. 319): si trattò probabilmente di un'unione di breve tempo, determinata dalla temporanea vacanza del titolo abbaziale. Poche notizie si hanno del periodo successivo: nel 1396 al monastero fu unito il cenobio di San Pietro di Treviglio "mais il semble qu'il s'agissait seulement d'une église, qui dépendait de S. Fabiano depuis 1125" (Menant 1979, p. 31). Le monache di Farinate si trasferirono nel 1459 a Treviglio (Zavaglio 1991) e non nel 1491 secondo quanto invece sostenuto dalla storiografia locale a causa di un errore di datazione (Zavaglio 1991, p. 56; Degli Agosti, p. 33). Nel 1489 le monache avevano deciso la costruzione di un convento a Crema (Zavaglio 1991, p. 54): una parte rimase a Treviglio anche dopo questa data, passando nel 1498 alla regola di Santa Chiara (Menant 1979, p. 31). Le altre monache tra il 1493 e il 1520 occuparono la nuova struttura presso porta Ombriano e la vicina cella cluniacense della Santissima Trinità (Zavaglio 1991, p. 44 e p. 56): "per tempo non breve - dal 1493 al 1520 - nel medesimo monastero abitarono le dette religiose e ... il rettore ..., la chiesa della Trinità servì insieme da chiesa conventuale per quelle religiose e da chiesa parrocchiale per il clero e la vicina popolazione di Porta Ombriano" (Zavaglio 1991, p. 44). Nel 1520 le monache, passate alla regola domenicana, abbandonarono la struttura e si trasferirono nel nuovo monastero di Santa Maria Matris Domini (Zavaglio 1991, pp. 45-46; Degli Agosti 1993, p. 33).
ultima modifica: 12/06/2006
[ Diana Vecchio ]
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