priorato dei Santi Nazaro e Celso sec. XI - sec. XV
Priorato cluniacense maschile.
E' menzionato per la prima volta nel 1087, nella donazione di beni che Oddone de Salis, chierico della canonica bresciana di San Faustino "ad Sanguinem" e appartenente alla nobile famiglia originaria di Sale di Gussago, donò ad Alberto da Prezzate, fondatore del priorato di San Giacomo di Pontida (Spinelli 1979-1981, p. 510; Baronio 1979-1981, p. 506; Menant 1996, p. 34). Nella bolla di Urbano II indirizzata all'abate Ugo di Cluny del 1095 la cella di "Glariola" risultava al quinto posto tra le obbedienze del priorato pontidese.
Il possesso fu confermato a San Giacomo nel 1186 da Urbano III: in questa occasione veniva indicato come "monasterium" (Spinelli 1979-1981, p. 510). Le successive visite cluniacensi "mostrano che vi sorge fino alla fine del Medioevo un priorato dipendente da Pontida, nel quale vi è un distaccamentoi di due o tre monaci" (Menant 1996, p. 45; Spinelli 1979-1981, p. 510). A proposito del ruolo economico di questa piccola realtà religiosa, Menant osserva che nel 1170 Pontida conservava ancora, probabilmente, nei pressi dell'ente delle terre pervenute per donazione di Oddone -a "Petrignanum", identificabile con villa Pedergnano in frazione di Erbusco o con Pedergnana presso Gerolanuova, e a Oriano e Cremezzano - ed "esercitava in questo settore una presenza attiva" (Menant 1996, p. 45). L'ente si trovava presso i pascoli che si distendevano da Orzinuovi a Soncino, dove le mandrie dei monasteri bergamaschi di Argon e Vallalta tarscorrevano l'inverno. Sulla base di queste considerazioni Menant ipotizza che "Gerolanuova ha avuto il suo posto nel percorso delle mandrie di Pontida, di cui rappresentava il punto più lontano". D'altra parte "Il mantenimento a Gerolanuova di un priorato, minuscolo ma ancora attestato nel XV secolo, indicano che questa dipendenza aveva una certa importanza dal punto di vista religioso" (Menant 1996, p. 45). Secondo quanto riportato da una memoria storica del monastero bresciano di Sant'Eufemia, agli inizi del XV secolo "l'oratorio de' Ss. Nazario e Celso col titolo di priorato" (Bezzi, Boschi, Navarrini 1980, p. 17) dipendeva da Sant'Eufemia. E' probabile che in quel periodo il piccolo ente lontano da Pontida fosse stato ceduto da San Giacomo al monastero bresciano. Non si può escludere che il passaggio si sia realizzato ad opera di Gabriele Avvocati, commendatario di Pontida dal 1428 al 1442, quando passò al governo del monastero di Sant'Eufemia (Spinelli 1996 a, p. 68).
ultima modifica: 12/12/2005
[ Diana Vecchio ]
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