priorato dei Santi Gervasio e Protasio sec. XI - sec. XIV
Priorato cluniacense maschile.
La prima menzione di una realtà religiosa a Clusane d'Iseo risale alla fine dell'XI secolo, alla donazione che il 13 luglio 1093 i fratelli Alberto e Oprando Mozzi fecero a Cluny di una cappella dedicata ai santi Gervasio e Protasio, posta nel castello di Clusane con edifici e pertinenze (Spinelli 1979-1981, p. 512; Spinelli 2002 b, p. 25). La cappella non risulta però nella bolla di conferma dei beni cluniacensi inviata nel 1095 da Urbano II all'abate Ugo; compare invece nel 1120 nella bolla di Callisto II al priore di Argon e nella successiva di Onorio II del 1125 (Spinelli 1979-1981, p. 512). Secondo Spinelli, il fatto che la donazione non risulti tra i beni confermati nel 1095 si deve al fatto che "la cancelleria cluniacense non abbia fatto in tempo ad aggiornare l'elenco dei propri possedimenti da sottoporre alla cancelleria papale per la stesura del documento di conferma del 1095" (Spinelli 2002 b, p. 26).
Nell'aprile 1144 la cappella di Clusane passò dalle dipendenze di Argon alla pieve di Iseo, per un censo annuo che veniva raccolto dal priorato di San Pietro in Lamosa di Provaglio d'Iseo (Spinelli 2002 b, p. 30). A proposito di questo passaggio Spinelli osserva che in questa decisione "intervennero il priore di Pontida ... di Montanaso ... Vertemate ... Lodi e Quinzano, ma non vi intervennero né quello di Argon né quello di Provaglio né quello di Rodengo, vale a dire quei tre priori che, per ragioni di vicinanza, erano i più interessati alla sistemazione di quella cappella. É quindi assai probabile che ciascuno dei tre suddetti priorati si fosse candidato alla gestione ... di Clusane ... può darsi che la salomonica decisione presa a Cluny abbia voluto fare piazza pulita dei vari contendenti locali a esclusivo vantaggio della casa madre" (Spinelli 2002 b, p. 30). Di fatto "nel 1164 [Clusane] appare già svincolato dalla pieve di Iseo" (Spinelli 2002 b, p. 30).
Secondo quanto riportato nelle relazioni dei visitatori dell'ordine cluniacense, nel 1270 solo a Clusane e Provaglio si era in grado di assolvere "competenter" i compiti di cura d'anime e ospitalità nei confronti dei bisognosi (Spinelli 2001 a, p. 181). Nel 1274, nel capitolo generale di Cluny del 22 aprile, l'obbedienza di Clusane passò sotto il controllo del monastero di San Pietro in Lamosa (Spinelli 1979-1981, p. 512; Spinelli 2002 b, p. 33).
Il catalogo del 1460 che riporta le decisioni capitolari di circa un secolo precedenti, si registra che il priorato era unito a quello di Provaglio (Spinelli 1979-1981, p. 512).
ultima modifica: 07/09/2005
[ Diana Vecchio ]
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/11500431/