monastero di San Simpliciano sec. IX - 1798
Monastero benedettino maschile, situato in Porta Comasina della città di Milano.
Le origini della comunità si possono far risalire a già prima dell'anno 881, quando i benedettini di San Protaso ad Monachos risultano introdotti in Porta Comasina (Pogliani 1985, p. 272, Orlandi, Botti 1998, p. 9; Fiorio 1985, p. 125). Nel 1099, secondo quanto risulta da un diploma dell'arcivescovo Anselmo IV, i benedettini erano stabili nel monastero annesso alla chiesa (Fiorio 1985, p. 125).
Nel 1471 il monastero passa in commenda (Fiorio 1985, p. 125); a partire dal 1517 viene affidato alla congregazione di Santa Giustina con bolla di Leone X e beneplacito regio di Francesco I (DIP, Montecassino, pp. 80-90; Ordini religiosi, Benedettini; Picasso 1980, p. 46-47; Fondo di Religione, San Simpliciano, Milano).
Ai religiosi di San Simpliciano spettava la cura della chiesa di San Protaso in Campo di Porta Comasina entro le mura di Milano (Ordini religiosi, Benedettini).
Tra XVII e XVIII la comunità risulta essere numerosa (Picasso 1980, pp. 46-47). Nel corso del 1769 vi furono trasferiti i benedettini cassinesi di San Pietro in Gessate (Baroni 1993, p. 119), che già dal 1526 avevano la cura della chiesa (Fiorio 1985, p. 125).
Il monastero fu soppresso con determinazione 8 pratile anno VI del direttorio esecutivo della repubblica cisalpina, autorizzato dalla legge 19 fiorile anno VI (Nazionalizzazione beni ecclesiastici, 8 pratile anno VI), e i religiosi si trasferirono presso San Salvatore di Pavia (Picasso 1980, p. 46-47).
ultima modifica: 12/06/2006
[ Lavinia Parziale ]
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