convento di Santa Maria alla Fontana 1547 - 1798
Convento maschile dei frati minimi di San Francesco di Paola, situato fuori Porta Comasina della città di Milano.
Secondo la tradizione, il santuario di Santa Maria alla Fontana fu costruito agli inizi del XVI secolo dopo la miracolosa guarigione di tre fanciulli francesi o, secondo un'altra versione, del governatore francese Charles d'Amboise, avvenuta in seguito al'apparizione della Vergine e allo sgorgare di una fonte d'acqua purissima. Di certo il complesso conventuale, che sorgeva fuori le mura di Porta Comasina, era collegato a un ricovero per appestati. Presso il santuario si insediarono nel 1547 i minimi di San Francesco di Paola, che ottennero la proprietà della chiesa con terre e diritti per donazione dei monaci di San Simpliciano (Fondo di Religione, Santa Maria alla Fontana, Milano; Fiorio 1985, pp. 112-115 e 156-158).
Nel 1632 i minimi, che intendevano probabilmente avere una sede all'interno delle mura cittadine, ottennero la concessione di officiare le messe e compiere gli esercizi spirituali all'interno della chiesa e oratorio di Sant'Anastasia, situato in Porta Nuova, non ottenendo però di potervi risiedere, in conseguenza anche di una lunga controversia con i religiosi di San Giovanni in Conca. Il convento in Sant'Anastasia verrà terminato solo nel 1675, con il trasferimento di religiosi da Santa Maria alla Fontana. Con questo passaggio, il convento situato fuori Porta Comasina perse rilevanza (Fondo di Religione, San Francesco di Paola, I, Milano).
Il convento fu soppresso nel 1798 (DCA, III, pp. 1900-1903).
ultima modifica: 12/06/2006
[ Lavinia Parziale ]
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