convento di Sant'Eustorgio 1220 - 1797
Convento dell'Ordine dei frati predicatori, situato in Porta Ticinese della città di Milano.
Secondo la tradizione, fu il vescovo Eustorgio I (ca. 345-348) a fondare la basilica che avrebbe poi accolto la sua sepoltura; altre ipotesi però spostano la datazione al V secolo o addirittura al VI all'epoca di Eustorgio II (512-518). Nel primo ventennio del XIII secolo la chiesa era officiata da quattro canonici. Nel 1220 la chiesa fu assegnata ai domenicani, giunti a Milano e in cerca di una sede. Nel 1227 l'arcivescovo Enrico Settala fuse definitivamente il capitolo di Sant'Eustorgio con quello di San Lorenzo, trasferendolo in quest'ultima basilica (Ordini religiosi, Sant’Eustorgio, Milano). In quella data infatti venne ratificato il possesso dei domenicani sulla chiesa e sui terreni circostanti; e sancita la loro giurisdizione alle chiese, già dipendenti dai canonici residenti in Sant'Eustorgio, di San Pietro in Scaldasole e di Santo Stefano in Brissario (Monasteri e conventi 1983, p. 52). L'insediamento domenicano raggiunse in breve tempo grande popolarità sia per esser stato uno dei conventi dell'Ordine dei frati predicatori di fondazione più antica - san Domenico era ancora in vita - sia per l'attiva predicazione dei frati contro l'eresia: già nel 1228 Gregorio IX elesse il convento eustorgiano a sede dell'inquisizione lombarda (Monasteri e conventi 1983, p. 52).
Fin dal 1320 nel cenobio ebbe sede lo studio generale dell'Ordine domenicano (Monasteri e conventi 1983, p. 52). Nel XV secolo il convento iniziò a declinare, soprattutto per il mancato adeguamento al corso riformatore dell'Osservanza, declino di cui è riprova il trasferimento, nel 1559, del Tribunale dell'inquisizione ai domenicani osservanti di Santa Maria delle Grazie in Milano (Monasteri e conventi 1983, p. 52).
Nel secolo XVIII il convento risulta possedere terreni nelle comunità di Cuggiono Maggiore e Cuggiono Minore, nella pieve di Dairago (Catasti ecclesiastici, sec. XVIII, domenicani); nelle comunità di Zibido San Giacomo e San Novo, nel vicariato di Binasco (Catasti ecclesiastici, ducato di Milano).
Fu soppresso nel 1797 (Pogliani 1985, pp. 222-224), la chiesa affidata al clero diocesano e i chiostri adibiti a caserma e a diversi usi pubblici (Monasteri e conventi 1983, p. 52).
ultima modifica: 12/06/2006
[ Lavinia Parziale ]
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