canonica di Santa Maria della Passione 1485 - 1566
Canonica di regolari lateranensi, situata in Porta Orientale, parrocchia di Santo Stefano in Brolo, nella città di Milano.
Le notizie relative alla fondazione permettono di indicare il 1485 come data di inizio della costruzione della chiesa e fondazione della canonica (Pogliani 1985, p. 246), su alcuni beni concessi dal protonotaio apostolico Daniele Birago.
Nel 1519 Leone X unì alla chiesa il priorato di San Michele di Valturio, e nel 1552 la comunità acquisì la metà dei beni del monastero di San Giorgio in Bernate. Nel secolo XVIII la canonica risulta possedere terreni nelle comunità di Voltorre, pieve di Brebbia; nelle comunità di Bernate e Mesero, pieve di Corbetta; Cuggiono Minore, Induno, Inveruno, Malvaglio, Robecchetto, Turbigo, nella pieve di Dairago; nelle comunità di Monza e Moncucco, nella corte di Monza; nella comunità di Barasso, nella pieve di Varese (Catasti ecclesiastici, sec. XVIII, canonici lateranensi) e ancora nelle comunità di Santa Maria Hoè e Cagliano, nella pieve di Missaglia (ASMi, Censo p.a. cart. 255bis).
Pio V mutò la canonica in commenda nel 1566; l'abbazia (commenda) di Santa Maria della Passione fu soppressa il 3 ottobre 1782 (Taccolini 2000, p. 87) in esecuzione del cesareo dispaccio 24 giugno 1782 (Tabella monasteri soppressi, 1781-1783, città e provincia di Milano).
ultima modifica: 12/06/2006
[ Lavinia Parziale ]
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