priorato di San Pietro 1078 - sec. XIV
Priorato cluniacense maschile.
Le origini del priorato di Vallate, in pieve di Olonio (Fattarelli 1986, p. 240), risalgono al marzo 1078, con la donazione a Cluny di nove appezzamenti di terra situati fra Regoledo e Cosio da parte di "Otto" del fu "Cunito" e "Boniza" di "Bonizo", coniugi originari dell'Isola Comacina, compiuta su consiglio del fratello di lui, il monaco cluniacense "Rigizo".
Dall'atto di donazione risulta che era già iniziata la costruzione di un "edificium" in onore dei Santi Pietro, Paolo e Maiolo (ed. Bernard, Bruel 1876-1903, IV, pp. 641-644, n. 3519; Atti privati 1075-1100, pp. 60-63, n. 583).
Si pensa di poter riconoscere (Piva 1998 b, p. 43) in San Pietro di Vallate l'obbedienza del priorato di Pontida indicata con il nome di "Vultulina" nel privilegio di Urbano II per l'abate Ugo di Cluny del 16 marzo 1095 (ed. Marrier, Du Chesne 1614, col. 517). Per tale obbedienza di "Vultulina" si è tuttavia proposta anche l'identificazione con la cappella "Sancti Fidelis de Valtellina", che corrisponderebbe al monastero di San Fedele di Samolaco (Spinelli 1979-1981, p. 513), compresa tra le dipendenze del priorato di San Paolo d'Argon in un privilegio di Callisto II del 1120 (ed. Lupo 1784-1799, II, coll. 907-908). Secondo la prima ipotesi ricordata, la trasformazione della fondazione cluniacense di Vallate da obbedienza di Pontida in priorato autonomo sarebbe da collocarsi tra il 1095 e il 1186, anno in cui quella di "Vultulina" non appare più tra le dipendenze di Pontida ricordate in un privilegio di Urbano III (ed. Lupo 1784-1799, II, coll. 1359-1362). Più probabilmente tale trasformazione sarebbe avvenuta dopo il 1125 (Piva 1998 b, p. 42), non essendo Vallate compresa fra i priorati cluniacensi citati nella bolla di Onorio II a Cluny di quell'anno (ed. Marrier, Du Chesne 1614, coll. 1377-1379).
In un atto di permuta rogato nel settembre 1146 sono ricordati, oltre al priore, almeno tre altri monaci e un converso del monastero di San Pietro di Vallate (Del Nero 2001-2002, pp. 79-84; ed. 161-163). Nel 1204, la citazione in uno stesso documento dei due priori di Vallate e Piona, nominati insieme ma distinti (ed. in Cecini 1961 a, p. 70) suggerisce "l'esistenza di due entità monastiche autonome ben distinte" nei due priorati cluniacensi (Mazzucotelli 1987, p. 10). Nella relazione dei visitatori al capitolo generale cluniacense del 1336, Vallate è ricordata come dipendenza ("grangia de Vallario") del priorato (San Nicola) di Piona (Charvin 1965-1979, III, p. 223), la cui commenda ancora alla fine del XVIII secolo era definita dal titolare "abbazia di Piona e Vallate" (Marcora 1972, p. 96).
ultima modifica: 13/12/2005
[ Francesco Bustaffa ]
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