parrocchia dei Santi Pietro e Paolo sec. XVI - [1989]
Parrocchia della diocesi di Brescia.
Attestata sotto il titolo di San Pietro nel Catalogo queriniano del 1532, prezioso elenco del clero bresciano, la chiesa parrocchiale di Marcheno è inserita "in quadra valis Trumpie" con l'indicazione di "Dominicus de Osemo" in qualità di parroco e l'attribuzione di un valore pari a 20 ducati (Guerrini 1925, p. 46).
Il 9 giugno 1559 è attestata una permuta tra Giovanni Marco "de Robbis", rettore della chiesa parrocchiale di Marcheno, e Gerolamo "de Beatis" di Gardone al fine di migliorare le condizioni economiche della predetta parrocchia (ACVBs, Atti parrocchiali, Marcheno).
Nel 1703, durante la visita pastorale del vescovo Marco Dolfin alla diocesi di Brescia, il clero era complessivamente costituito dal parroco e da tre sacerdoti. Il numero delle anime era di 440, di cui 341 comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. Nella chiesa parrocchiale, attestata sotto il titolo di San Pietro apostolo e consacrata nel 1685, si trovavano i seguenti altari: maggiore; del Santissimo Sacramento; del Santissimo Rosario; di San Pietro martire; di Sant'Alberto; di Santa Lucia; vi erano inoltre ertte le scuole del Santissimo Sacramento e del Santissimo Rosario. Nel territorio parrocchiale esisteva un oratorio dedicato alla Beata Vergine Maria (Visita Dolfin, 72, Val Trompia, ff. 282r -283r).
In seguito alla promulgazione del "Direttorio diocesano per le zone pastorali", riguardante la revisione territoriale della diocesi e attuato nel 1989 con decreto vescovile (decreto 14 aprile 1989), è stata attribuita alla zona pastorale XX - Alta Val Trompia.
ultima modifica: 20/04/2005
[ Elena Mazzetti ]
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