parrocchia di San Filastrio sec. XV - [1989]
Parrocchia della diocesi di Brescia.
Il Catalogo capitolare del 1410 inserisce la chiesa "curata" di San Filastrio di Provezze nella "Squadra de Gusago" attribuendole il valore di 13 lire e un beneficio clericale di 7 lire (Guerini 1924, p. 125). Il Catalogo queriniano del 1532, prezioso elenco del clero bresciano, indica Michele "de Mazottis" in qualità di rettore e attribuisce alla chiesa parrocchiale il valore di 50 ducati (Guerrini 1925, p. 48).
Si possiedono due designamenti e un inventario relativi ai beni parrocchiali: il primo, datato 15 luglio 1450, non consente di conoscere il nome del rettore a causa di numerose rasure presenti nel testo; il secondo, eseguito il 30 aprile 1576 in base alle motivazioni espresse in un editto generale emanato dal vescovo di Brescia Domenico Bollani il 29 agosto 1575, attesta come rettore Francesco Forlino. Nell'inventario, datato 28 ottobre 1621, compare quello di Giovanni Battista Celerio. Si possiedono le nomine dei parroci dal 1581 al 1983 (ACVBs, Atti parrocchiali, Provezze).
Nel 1580, all'epoca della visita apostolica di Carlo Borromeo alla vicaria di Camignone, il reddito del beneficio parrocchiale assommava a circa 150 scudi. Il clero era complessivamente costituito dal solo parroco, sospeso "ob imperitiam" e sostituito da un frate francescano. Il numero delle anime era di 615, di cui 368 comunicati; la dottrina cristiana non era frequentata. Nella chiesa parrocchiale, attestata sotto il titolo di San Filastrio, si trovavano tre altari; vi era inoltre la scuola del Santissimo Sacramento, non eretta. Nel territorio parrocchiale esistevano il luogo po della Carità; la chiesa di Sant'Apollonio, in Fantecolo; gli oratori di San Rocco e di Santa Maria "de Parzaga" (Visita Borromeo, III, Sebino, pp. 89-95).
Nel 1703, durante la visita pastorale del vescovo Marco Dolfin alla diocesi di Brescia, il beneficio parrocchiale di Provezze possedeva 35 piò di terra arativa e vitata e 2 piò di bosco; gli utili ricavati dalla vendita dei prodotti agricoli assommavano a 1218 ducati. Il clero era complessivamente costituito dal parroco. Il numero delle anime era di 563, di cui 433 comunicati; la dottrina cristiana era frequentata. nella chiesa parrocchiale, consacrata e attestata sotto il titolo attuale, si trovavano tre altari; vi erano inoltre erette la scuola del Santissimo sacramento e la confraternita del Santissimo Rosario (Visita Dolfin, 71, Sebino, ff. 52r-57v).
Già inserita nel vicariato di Monticelli Brusati e nella vicaria di Iseo tra il XIX e il XX secolo (ACVBs, Atti parrocchiali, Provezze), in seguito alla promulgazione del "Direttorio diocesano per le zone pastorali", riguardante la revisione territoriale della diocesi e attuato nel 1989 con decreto vescovile (decreto 14 aprile 1989), la parrocchia di San Filastrio di Provezze è stata attribuita alla zona pastorale V - Sebino.
ultima modifica: 11/04/2005
[ Elena Mazzetti ]
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